La conferma viene dall'ultimo sondaggio sul senso di sicurezza dei cittadini nel proprio quartiere e in città
"Si conferma la tendenza, già registrata lo scorso anno, ad un miglioramento della percezione di sicurezza dei cittadini, sia rispetto alla propria zona di residenza (nel proprio quartiere il problema della microcriminalità viene giudicato poco o per niente grave dal 77.4% del campione rispetto al 73.8% dello scorso anno), che rispetto alla città nel suo complesso, anche se con una crescita meno marcata del senso di sicurezza (rispondono che Modena è una città molto o abbastanza sicura il 48.2% rispetto al 42.9% dello scorso anno). E' questo il dato più significativo, confermato anche da altri indicatori, che emerge dal sondaggio sulla percezione di sicurezza della città, svolto annualmente dall'Ufficio Politiche per la sicurezza urbana del Comune di Modena. L'indagine, rivolta ad un campione rappresentativo di 1200 cittadini, è stata curata dal Centro Demoscopico della Provincia di Bologna ed è stata effettuata attraverso la somministrazione di un questionario telefonico. Oltre che indagare la percezione di sicurezza rispetto al quartiere e alla città il questionario proponeva domande sulla frequenza con cui i cittadini vedono le forze di polizia nel proprio quartiere; sugli effetti rassicuranti della presenza del vigile di quartiere; sulla vittimizzazione e la propensione alla denuncia dei reati, sull'utilità di adottare sistemi di videosorveglianza del territorio finalizzati alla sicurezza. LA SICUREZZA NELLA PROPRIA ZONA DI RESIDENZA Il miglioramento della percezione di sicurezza della propria zona di residenza riguarda tutte le circoscrizioni: - In Centro Storico la percentuale di coloro che considerano poco o per niente grave il problema della microcriminalità passa dal 47,1% del 2000 al 60% del 2001. - Nella Circoscrizione 2 (Crocetta-S. Lazzaro Modena Est) la stessa percentuale sale dal 68.8% del 2000 al 71.4% del 2001 - Nella Circoscrizione 3 (Buon Pastore-S. Agnese) coloro che giudicano il problema poco o per niente grave rappresentano l'86.4% nel 2001 rispetto al 82.6% dello scorso anno. - Infine, anche nella Circoscrizione 4 (S. Faustino-Madonnina) l'81.2% degli intervistati considera il problema della microcriminalità poco o per niente grave (lo scorso anno si esprimevano così l'80.5%) Inoltre viene confermato il dato per cui i residenti di un quartiere giudicano le condizioni di sicurezza del proprio quartiere migliore rispetto agli altri quartieri della città. Significativo è poi rilevare che gli intervistati dichiarano che i fattori di degrado urbano (siringhe abbandonate, atti vandalici, edifici abbandonati ecc.) così come la prostituzione, la presenza di tossicodipendenti, lo spaccio di droga siano scarsamente presenti. A fronte di questa scarsa presenza il senso di fastidio dichiarato è molto alto. LA PERCEZIONE DI SICUREZZA RISPETTO ALLA CITTA' Cresce, rispetto al 2000, la percentuale di coloro che considerano Modena una città molto o abbastanza sicura: dal 42.9% ala 48.2% Analizzando l'articolazione per Circoscrizione di questa risposta e confrontando le percentuali rispetto allo scorso anno risulta che: - i cittadini del Centro Storico considerano Modena una città molto o abbastanza sicura nel 54.2% dei casi (era il 33.5% lo scorso anno). - i cittadini del quartiere Crocetta-S. Lazzaro Modena Est considerano Modena una città molto o abbastanza sicura nel 44.4% dei casi (era il 41.4% lo scorso anno). - i cittadini della Circoscrizione 3 (Buon Pastore-S. Agnese) considerano Modena una città molto o abbastanza sicura per il 49.4% (era il 39.8% lo scorso anno) - i cittadini della Circoscrizione 4 (S. Faustino-Madonnina) considerano Modena una città molto o abbastanza sicura per il 47.5% (era il 52.5% lo scorso anno) LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA Una conferma sul miglioramento della percezione di sicurezza viene anche dalle risposte sulla criminalità organizzata. Rispetto alla domanda "Lei ritiene che a Modena vi siano delle stabili organizzazioni di stampo mafioso" l'atteggiamento dominante è la prudenza e l'esplicita chiarazione di non conoscenza (43,2%). La percentuale di coloro che affermano l'esistenza di tali organizzazioni passa dal 55.4% del 2000 al 39.4% del 2001. Fra coloro (39,4%) che ritengono presenti a Modena organizzazioni mafiose vi è la convinzione che esse operino prevalentemente nel campo del traffico di droga, della prostituzione, del riciclaggio di denaro e, infine, viene indicato il settore degli appalti pubblici. Altri settori registrano indicazioni marginali. IL GIUDIZIO SULLA PRESENZA DELLE FORZE DI POLIZIA E VALUTAZIONI SUL POSTO INTEGRATO DI POLIZIA Alla domanda "Con quale frequenza i vigili urbani sono presenti nella zona in cui abita" il 19.3% del campione risponde "più volte al giorno", il 14.4% "una volta al giorno", il 13% più volte alla settimana, il 4.7% "più volte al mese", percentuali che sommate danno un totale di 51.4%. Solo il 13% degli intervistati dichiarano di non vederli mai. La stessa domanda ma riferita a Polizia e Carabinieri rileva una presenza perceepita di queste ultime meno marcata. È stata poi rilevata la valutazione circa gli effetti che produce la presenza dei vigili di quartiere. La presenza dei Vigili nel quartiere determina innanzitutto una percezione di maggiore sicurezza (risponde così il 68.6%, una percentuale pressochè identica a quella dello scorso anno 69.9%); segue, con valori decisamente più bassi ma in crescita rispetto allo scorso anno, il calo dei piccoli reati (il 23.1% rispetto al 19.9% del 2000). In crescita è anche la percezione di un rapporto più diretto tra cittadino e Comune 8dal 6.3% al 10.1% del 2001). Sono nettamente minoritari sia gli atteggiamenti di sfiducia, o che non notano nessun cambiamento, sia quelli che identificano la presenza dei Vigili con un controllo più pesante sui cittadini; tali atteggiamenti sono nell'insieme in calo rispetto allo scorso anno. Il posto di polizia integrato La maggioranza degli intervistati sa dell'esistenza di un Ufficio comune tra Polizia di Stato e Polizia Municipale presso la stazione delle autocorriere (il 51.6%). Fra coloro che lo conoscono, il 64,7% ritiene che abbia avuto effetti positivi sulla sicurezza della zona. Il 13,3% non ha riscontrato alcun miglioramento. Va sottolineato che si tratta di una valutazione su effetti concreti, già avvenuti, non su ipotesi di lavoro rispetto alle quali raccogliere la possibile utilità. LA VITTIMIZZAZIONE Il 10% degli intervistati dichiara di essere rimasto vittima di reati nell'ultimo anno. Una percentuale in calo di quattro punti sul 2000 (quando si registrava una percentuale di vittimizzati pari al 14.1%). Le domande inerenti il reato subito, raccolgono, ovviamente, le risposte di coloro che dichiarano aver subito un reato (121 casi). Relativamente al tipo di reato, risultano in crescita principalmente i furti di oggetti personali e i furti su auto mentre calano il furto ed il tentato furto in appartamento, i furti di auto, gli scippi. Tali informazioni coincidono sostanzialmente con l'andamento dei reati predatori rilevati dalle forze dell'ordine. IL CONSENSO SULL'USO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA In questa parte del questionario si è voluto rilevare gli atteggiamenti prevalenti degli intervistati circa il possibile utilizzo di telecamere in zone della città problematiche per la sicurezza. Il grado di consenso risulta molto alto (superiore a 50 nella scala 0-100) anche se emergono elementi di attenzione alla privacy dei cittadini e una valutazione di possibile inefficacia dal momento che l'adesione alla affermazione "ce ne vorrebbero troppe ed è impossibile" raccoglie un consenso di 45.6 nella scala da 0-100. COSA SIGNIFICA SICUREZZA PER I CITTADINI MODENESI "Per lei, sicurezza significa soprattutto garantire'." Con questa domanda si è cercato di cogliere i diversi aspetti, e il relativo peso, che possono comporre l'idea di sicurezza Il controllo della criminalità è indubbiamente il primo aspetto che emerge ma è interessante verificare come siano significativi per i cittadini anche altri aspetti: il lavoro e la salute in primo luogo, il richiamo ad una dimensione etica e valoriale, infine una attenzione all'aspetto ambientale. "
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