09/01/2002

CONSIGLIO UNANIME CONTRO LAPIDAZIONE DI SAFIYA

Votato all'unanimità un Ordine del giorno di condanna
"No alla lapidazione di Safiya. L'appello, unanime, contro la condanna della giovane madre nigeriana rea, secondo l'accusa, di essere madre senza essere sposata, è del Consiglio Comunale che, su proposta dei consiglieri Pighi e Campana del gruppo Ds e Balestrazzi di Modena a Colori, ha sottoscritto un appello al Presidente della Repubblica nigeriana volto ad ottenere la revoca della condanna o la concessione della grazia a Safiya Il Consiglio comunale di Modena, recita il documento, avuta notizia che nello Stato nigeriano del Sokoto è stata pronunciata condanna a morte per lapidazione nei confronti di Safiya Hussaini perché, avendo avuto un figlio fuori del matrimonio ed essendo divorziata, è stata ritenuta colpevole di adulterio (condanna ora sospesa per l'allattamento, in un aberrante intrecciarsi di regole e pregiudizi); considerata la gravità di una decisione che, non solo nega il principio di autodeterminazione della donna e la libertà degli individui adulti di avere rapporti sessuali consensuali indipendentemente da qualsiasi interferenza, ma addirittura infligge la condanna a morte, in caso di trasgressìone, ponendo a carico della donna l'onere di provare di aver subito violenza; affermati il rifiuto della pena di morte e la laicità dello Stato che non deve intervenire su questioni riservate alla coscienza individuale; considerato che le Convenzioni internazionali sui Diritti dell'Uomo impongono che il rispetto profondo verso le altre tradizioni e culture debba avere, quali limiti invalicabili, i valori ed i principi universalmente condivisi poiché non esiste alcun sistema, specie nell'alveo delle grandi religioni, che sia incompatibile con tali diritti fondamentali; rilevato che vi sono regimi che non si uniformano al rispetto dei diritti fondamentali dell'Uomo, come è avvenuto nello Stato del Sokoto che fa parte della Repubblica Federale della Nigeria, che applica da qualche anno la legge islamica interpretata secondo la tradizione locale; ritenuto che occorre intervenire nei confronti di questi Stati, allo scopo di ripristinare la base comune minima dei diritti inviolabili della persona ed affermare il principio della laicità dello Stato; ritenuto necessario denunciare il grave misfatto che sarebbe compiuto se si desse esecuzione ad una simile condanna e ritenuto doveroso assumere ogni iniziativa per impedirlo; esprime appoggio e consenso all'iniziativa di solidarietà che si svolgerà il 9 Gennaio 2002 davanti all'ambasciata della Nigeria a Roma, volta ad indurre le Autorità nigeriane a promuovere la riforma in appello della sentenza suddetta e, comunque, a salvare la vita ed a concedere la grazia a Safiya Hussaini, alla quale hanno già aderito, su iniziativa della trasmissione radiofonica Rai "Zapping", numerosi parlamentari di tutti i Gruppi, la Comunità di S. Egidio e l'associazione Amnesty International; invita i Consiglieri comunali a sottoscrivere l'appello al Presidente della Repubblica nigeriana - che è da considerare parte integrante del presente Ordine del giorno - volto ad ottenere la revoca della condanna o la concessione della grazia a Safiya Hussaini predisposto dall'Associazione culturale Mediterraneo e da altre organizzazioni umanitarie; impegna la Presidenza del Consiglio comunale ad inviare direttamente all'Ambasciata della Repubblica nigeriana il presente ordine del giorno e le adesioni dei singoli consiglieri al suddetto appello; impegna la Giunta ad inviare il presente ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. "

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