15/01/2002

CENTRO STORICO, INTERVENTI PER 130 MILIARDI

Ampio dibattito in consiglio comunale sulle proposte della giunta. Approvato un odg col voto di Ds, Democratici Udeur più Rifondazione
"Il Consiglio comunale ha sviluppato ieri un'ampia discussione sui temi del centro storico cittadino che si è conclusa con l'approvazione di un ordine del giorno presentato da gruppi di maggioranza Ds, Udeur e Democratici (a favore ha votato anche Rifondazione comunista, mentre Modena a Colori si è astenuta e voto contrario è stato espresso da Ccd e Forza Italia). Un altro ordine del giorno presentato da Forza Italia (a favore del quale si sono espressi anche An e Ccd) è stato invece respinto col voto contrario di Ds, Democratici e Udeur e l'astensione di Modena a Colori. Il dibattito era stato introdotto dalle relazioni dell'assessore al centro storico Stefano Bonaccini e dall'assessore agli interventi economici Ennio Cottafavi. Bonaccini ha illustrato il piano di interventi già avviati o programmati su diversi edifici e contenitori del centro per una mole di investimenti intorno ai 130 miliardi. "Ci presentiamo con un piano credibile, ricco e articolato - ha detto Bonaccini - che dà una idea precisa di ciò che si farà in centro nei prossimi anni. Un piano che è fondato su una precisa strategia della giunta, avviata già con la precedente legislatura, mirata a portare funzioni in centro, anche con interventi diretti dell'amministrazione. Questo non è un libro dei sogni, ma parliamo di cantieri in parte avviati o comunque per i quali ci sono finanziamenti e progetti pronti". Bonaccini ha così illustrato i diversi capitoli in cui si articola l'intervento, partendo da quello relativo all'Università che avrà nel cuore della città nuovi importanti spazi, a cominciare dal San Paolo e San Geminiano che ospiteranno giurisprudenza, dalla facoltà umanistica che andrà a Sant'Eufemia. Bonaccini ha poi ricordato l'imminente partenza degli interventi di ristrutturazione sugli edifici destinati all'edilizia giudiziaria per un importo di 16 miliardi e anche le scelte, come l'acquisizione da parte del Comune della caserma Fanti (con un costo di quasi 10 miliardi) mirate a portare altri uffici comunali dentro al centro storico. Bonaccini si è poi soffermato sugli altri capitoli dell'intervento comunale, da quelli relativi alle piazze, alle chiese, all'arredo urbano, ai parcheggi ed alle scuole. Il vicesindaco Ennio Cottafavi è partito dall'evidenziare con alcune cifre il trend positivo che negli ultimi anni si registra su alcune voci legate al centro, a conferma di come le politiche dell'amministrazione stiano dando risultati. I residenti che erano 10.682 nel 1995, sono 10738 a fine 2000, con un aumento soprattutto nelle fasce di età da 0 a 14 anni e un calo di quelle sopra i 65 anni. Il numero di negozi per il commercio al dettaglio è passato dagli 833 del 1999 agli 836 del 2001, con un saldo positivo soprattutto nell'ultimo anno, dove a fronte di 48 cessazioni ci sono stati 59 inizi di attività. "Il centro è tutt'altro che morto, ma anzi è in movimento - ha detto Cottafavi - Ciò non significa che siamo arrivati, ma che il nostro lavoro deve proseguire e che sta dando i primi frutti. Anche i dati sulle presenze turistiche lo confermano, con una crescita degli ospiti stranieri del 22% dal 1995". Cottafavi ha poi sottolineato come sia positivo l'interesse di grandi gruppi che hanno aperto negozi in centro ultimamente e come a ciò si sia accompagnato un lavoro di promozione da parte dell'amministrazione. In primo piano sta il progetto di valorizzazione commerciale dell'area della Pomposa, la costituzione ormai imminente della società di Promozione e marketing del centro ed altre iniziative come gli incentivi sul recupero delle facciate. Il vicesindaco ha anche sottolineato gli interventi di modernizzazione della rete distributiva e dei mercati. Il dibattito si è aperto con l'intervento di Olga Vecchi di Forza Italia che nell'illustrare la mozione ha criticato duramente la giunta che a fronte di una crisi profonda del centro "ripropone le solite litanie" piene di "elenchi di cosa da fare e di faremo che sono un libro dei sogni". "Non ci sono idee, questa è la verità e la giunta non ha il coraggio di avviare un tavolo di concertazione vera". In particolare sui parcheggi ci sono progetti fermi e le cose vanno avanti con tempi biblici, mentre servono urgentemente nuovi spazi per la sosta". E' toccato poi ad Antonio Finelli dei Ds illustrare l'ordine del giorno delle forze di maggioranza. Finelli ha apprezzato le relazioni della giunta evidenziando come "emergano chiaramente dalle cifre proposte delle significative inversioni di tendenza nella situazione del centro, che sono il frutto del lavoro svolto in questi anni. Occorre ricordarsi i problemi e la situazione di difficoltà che il centro viveva 10-15 anni fa. Certo il lavoro positivo fatto è solo un passo che deve proseguire poiché esistono temi ancora non risolti e sui cui intervenire con forza, come quello della residenza". Dal canto suo il presidente della Circoscrizione 1 Carlo Pallotti, che è partito dal chiedere un maggiore coinvolgimento della Circoscrizione stessa nella definizione delle scelte, ha evidenziato un quadro estremamente problematico a partire dal tema della criminalità, che è ancora fortemente presente specie in certe aree. Pallotti ha poi insistito sul tema dell'accessibilità della zona e dei parcheggi anche qui definendo la situazione come critica. "Servono impegni stringenti e tempestivi - ha detto - per far uscire dal coma un malato grave. Ma solo se si affrontano subito i nodi che ho indicato". Gianni Ricci di Modena a colori ha criticato la giunta che ha puntato troppo spesso "sulla politica dell'annuncio come per l'ex-Amcm che doveva diventare la cittadella dei giovani e della quale invece non si sa più nulla". "Non serve mettere pezze qua e là - ha detto Ricci - se non si ha un progetto complessivo e chiamare architetti come Krier o Gehry è solo un modo per coprire una mancanza di idee. Il sindaco si era assunto impegni per aumentare la residenza, ma i dati dicono che non ci sono stati risultati". Andrea Galli di An nell'esprimere un giudizio negativo sulle proposte della giunta, ha detto che quanto prima serve arrivare a una apertura serale del centro alle auto. Parlando di piazza Matteotti e del parcheggio interrato ha aggiunto che spesso succede che le proposte dell'opposizione vengono bocciate e respinte salvo poi essere riproposte dalla giunta stessa. Dura critica all'amministrazione anche da parte di Vittorio Corsini del Ccd secondo il quale "è sotto gli occhi di tutti la situazione dei tanti esercizi chiusi e di un centro dove dopo le 20 non c'è più nessuno in giro. Una situazione che deriva da scelte sbagliate compiute in passato che hanno portato via dal centro tante funzioni importanti come le scuole. Ma la causa prima di tutto ciò è in un piano del traffico sbagliato, costruito con l'obiettivo di tenere la gente fuori dal centro". Per Giorgio Pighi, capogruppo dei Ds, "le relazioni della giunta evidenziano risultati raggiunti e una situazione del centro in evoluzione". Pighi ha criticato le minoranze per non voler riconoscere scelte e indicazioni dell'amministrazione, come quella dell'acquisto della caserma Fanti, mirate proprio a mantenere e riportare in centro attività e funzioni. Giorgio Barbolini capogruppo di Forza Italia ha invece ribadito che "i miglioramenti di cui parla la giunta non ci sono nella realtà e che si pagano scelte che hanno portato consumi e servizi in periferia, a cominciare dalla decisione di dare il via agli ipermercati che è stata deleteria". Per Barbolini poi, la giunta non ha un piano preciso in mente, come dimostra l'incarico affidato all'archietto Leon Krier su piazza Matteotti "incarico che è stato dato senza indicare cosa si vuol mettere in quella piazza". Anche Gianpaolo Verna di An ha criticato la giunta, esprimendo solidarietà al presidente della Circoscrizione 1 per il mancato coinvolgimento nella definizione degli interventi. Verna ha anche sottolineato il problema dello stato di abbandono di tanti marciapiedi. Per Francesco Frieri di Rifondazione la giunta dovrebbe avere ancora più coraggio e maggiore autonomia nel portare avanti scelte di rilancio del centro, come da esempio quelle legate al progetto Gehry che fu osteggiato da una discussione becera. Frieri ha anche sostenuto come l'avvio di nuove attività come il Caffè concerto di piazza Grande sia una strada per creare più domanda verso il centro anche dando più offerta. Paolo Ballestrazzi di Modena a colori ha evidenziato la contraddizione da parte di alcuni esponenti del Polo che tendono a chiedere una politica dirigistica verso il centro da parte dell'amministrazione. Per Ballestrazzi "serve un confronto a tutto campo sulle prerogative della città ed occorrono soprattutto altre sedi di confronto come questa, per sviluppare approfondimenti tematici da parte del consiglio che chiedo la giunta si assuma l'impegno di promuovere". Per i Democratici Giandomenico Glorioso, ha anche lui insistito sulle contraddizione del Polo evidenziando come il centro sinistra abbia da tempo abbandonato logiche dirigistiche che invece rispuntano tra le minoranze. Per Glorioso "occorre discutere partendo dalla situazione odierna, riconoscendo i risultati e individuano le priorità di intervento, ma dal Polo non ho sentito nessuna ricetta magica su come rivitalizzare il centro nelle ore serali. Su alcuni temi, come la residenza, occorre rendere più incisivo l'intervento pubblico. Così come anche sui parcheggi è ora di andare avanti punto e basta, sperando che il Polo sia d'accordo coerentemente con quanto dice qui". Per Antonino Marino dei Ds la giunta "ha proposto un piano complessivo che non è la sommatoria dei singoli interventi, ma è sostenuto da una idea complessiva di sviluppo e riqualificazione della città", mentre purtroppo da parte del Polo "si è scelta una linea distruttiva che non dà contributi di merito o indicazioni alternative. E continuare a parlare di un centro morente è fuorviante e non aiuta a risolvere problemi". Anche per Antonio Maienza dell'Udeur non si può non riconoscere come negli ultimi tempi qualcosa stia cambiano, frutto delle scelte e deli interventi dell'amministrazione: "Ci sono novità che sono sotto gli occhi di tutti, a cominciare dal Caffè concerto e dal progetto per la Pomposa, anche se credo che deroghe serali al divieto di circolazione in centro sarebbero utili a rivitalizzare questa zona". Massimo Mezzetti dei Ds ha anche lui auspicato che il consiglio sia più di frequente coinvolto in discussioni di questo tipo, ma ha aggiunto che non si può "iniziare a discutere sempre come se fosse l'anno zero, senza aver presenta la situazione del centro di 15 anni fa". Sulle aperture serali alla circolazione Mezzetti ha detto che se poi non ci sono attività o negozi aperti allora diventa un provvedimento inutile ed ha invitato l'amministrazione a verificare se esistano le condizioni per incentivare l'apertura di attività che siano aperte proprio nelle ore serali. L'esponente Ds ha infine sottolineato come su tutti questi aspetti il Comune debba fare una sintesi che tanga conto del parere dei commercianti, ma anche dei residenti. Il dibattito è stato concluso dall'intervento del sindaco Giuliano Barbolini che è partito dal ribadire "come alla base delle politiche della giunta stia un'idea precisa definita già con l'approvazione della variante al Prg nel 1997. Con quella variante si diceva no a un ulteriore sviluppo diffuso della città e si puntava su una logica di riqualificazione e di recupero del costruito. Partono da qui le scelte conseguenti sia sulla fascia ferroviaria che sul centro storico. Da quella scelta ad oggi sono seguiti atti e fatti precisi che non sono la soluzione dei problemi, ma che stanno dando e daranno risultati". Il sindaco ha evidenziato come sia stata una decisione politica quella di mantenere in centro funzioni universitarie o legate alla giustizia, contrariamente a quanto avvenuto in città vicine come Reggio o Ravenna, e come sia stata una scelta politica l'acquisto della caserma Fanti per portare altri uffici comunali in centro. Barbolini ha anche ricordato come ai 130 miliardi di interventi previsti siano da aggiungere gli almeno 100 miliardi di opere realizzate negli ultimi anni da parte del Comune, dal restauro del Teatro, al mercato Albinelli, al palazzo Santa Margherita a piazza della Pomposa. "Questo interventi stanno suscitando interesse e stimolando l'intervento da parte di soggetti privati che stanno investendo sul centro. Per questo è sbagliato ripetere le litanie del centro che muore, perché si finisce col danneggiare chi nel centro opera e investe". Il sindaco ha poi ribadito che ogni trionfalismo sarebbe fuori luogo e che esistono problemi da riprendere (come l'intervento sull'ex-Amcm) e su cui intervenire con più incisività: "Tra questi c'è sicuramente quello della residenza, che è complesso e delicato per ottenere un vero calmieramento dei prezzi. Ma alcune opportunità legate agli insediamenti universitari si stanno aprendo ed altre si potranno aprire quando di definirà il futuro delle attuali sedi ospedaliere e della manifattura tabacchi". Il sindaco ha concluso con un impegno a proseguire un confronto di merito e sulle cose concrete: "Delle proposte che abbiamo presentato oggi andremo a discutere con la città, con le associazioni economiche per raccogliere idee e contributi". "

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