17/01/2002

ANZIANI, ASSEGNI DI UN MILIONE AL MESE PER 49 FAMIGLIE

Arrivano i primi contributi di Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena riservati a chi assume in regola persone che si occupano di assistenza domiciliare.
"Sono già 49 le famiglie modenesi che hanno ricevuto l'ok dal Comune per usufruire dell'assegno di assistenza domiciliare - in media un milione al mese - riservato a chi assume in regola persone che si occupano di anziani con problemi di autosufficienza. Un bando del Comune, dell'Azienda Usl e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena - il primo del genere in Italia - mette infatti a disposizione tre miliardi di lire in tre anni per regolamentare il mercato privato delle prestazioni assistenziali aiutando le famiglie nei compiti di cura, facilitando l'incontro tra domanda e offerta e facendo emergere il lavoro nero. "Questo progetto - spiega l'assessore comunale ai Servizi sociali Alberto Caldana - si fonda su un patto locale che coinvolge i sindacati e alcune organizzazioni imprenditoriali e, come dimostra la cronaca di questi giorni, ha saputo interpretare i bisogni di tante famiglie". Possono ricevere i contributi anziani con problemi di autosufficienza e residenti nel Comune di Modena che utilizzano per almeno 30 giorni consecutivi servizi o prestazioni assistenziali. Elementi di valutazione sono l'indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia nella quale l'anziano vive e le caratteristiche del bisogno assistenziale. Il valore del contributo è proporzionato alle spese sostenute fino a una copertura massima del 55% determinata in funzione dell'entità della prestazione e della capacità economica dell'anziano e della famiglia. Se, per esempio, un nucleo di due persone con abitazione in proprietà e redditi Irpef di circa 23 milioni spende ogni mese per l'assistenza domiciliare un milione e mezzo, può ricevere un contributo di 675 mila lire (il 45 per cento). Un anziano che vive solo e paga l'affitto, assistito da un operatore accreditato assunto dal figlio non convivente con una spesa mensile di 1 milione 250 mila lire, può ricevere un contributo di 437 mila 500 lire al mese (erogato in questo caso al figlio), pari al 35 per cento del costo. Sono state finora oltre 400 le famiglie che si sono rivolte allo Sportello Informanziani di via Scudari 30, aperto dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle ore 12,30 (numero verde 800 567772). La documentazione necessaria può essere ritirata allo Sportello o scaricata da Internet all'indirizzo www.comune.modena.it/serdom, cliccando sul pulsante "Documenti" e selezionando la voce "Contributi ex Fondazione". In entrambi i casi il cittadino deve fissare un appuntamento per la consegna della domanda. Una commissione valuta le richieste e stila un elenco nominativo (in caso di parità del bisogno assistenziale è titolo di preferenza il valore dell'Isee). Il Servizio assistenza anziani del Comune procederà, attraverso una visita domiciliare, alla verifica dell'effettiva consistenza del bisogno dichiarato dai richiedenti. I contributi possono essere erogati per un periodo minimo di un mese fino a un massimo di 12 mesi e possono essere rinnovati dopo una verifica della permanenza delle condizioni di bisogno. I contributi saranno versati ogni mese, preferibilmente con accredito sul conto corrente. Lo Sportello di via Scudari ha raccolto in questi mesi anche 40 richieste di accreditamento da parte di lavoratori singoli e due da parte di imprese. "La difficoltà maggiore - spiega Caldana - è data dal fatto che molti lavoratori non hanno il permesso di soggiorno, cioè sono presenti in Italia in modo irregolare, e di conseguenza non possono essere regolarizzati dal punto di vista lavorativo. In altri termini, si rende sempre più necessaria l'approvazione del provvedimento di regolarizzazione generalizzata di questi lavoratori, un atto più volte annunciato da esponenti di Governo, ma non ancora approvato a causa delle diverse opinioni su questo tema all'interno della maggioranza di centro destra". "

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