Incontro tra l'assessore Tesauro e un gruppo di cittadini; sul ripetitore per la telefonia cellulare sarà montato un sistema di monitoraggio sulle 24 ore
"Dichiarazione dell'assessore all'ambiente Mauro Tesauro: "Il solerte Coordinatore cittadino di F.I., Dante Mazzi, notorio paladino dell'ambiente e "pupillo" dell'ineffabile Ministro alle infrastrutture Lunardi (quello dei "160 Km all'ora", del "padrone in casa propria", del "bisogna convivere con la mafia", e chissà di quanto altro ancora), a proposito delle vicende del condominio IACP di via C. Menotti 152, mi critica e mi richiede una risposta certa, dati alla mano. Sperando che Mazzi non sia troppo intento a parlare al suo cellulare (che fa male!), vorrei - come richiesto e come già fatto col comitato di cittadini interessati nel corso di un incontro avvenuto proprio stamani - comunicargli quanto segue. Per quanto riguarda gli aspetti normativi e procedimentali si rileva nel merito che l'autorizzazione attualmente in essere, di tipo provvisorio, è stata richiesta e rilasciata nelle more del perfezionamento del percorso di una precedente istanza relativa ad un'identica installazione definitiva da realizzare nella medesima ubicazione, presentata in data 20/11/2000, e risulta dotata dei prescritti pareri favorevoli di ARPA e AUSL, in base ai quali si evince non solo la piena conformità dell'impianto alle vigenti prescrizioni di legge, ma anche la rispondenza di fatto a valori assai più cautelativi. E' inoltre falso che nella localizzazione dell'impianto non si siano perseguiti obiettivi di qualità e di minimizzazione degli impatti, come dimostra l'analisi dei diagrammi di irradiazione orizzontali e verticali per le diverse configurazioni, in relazione al contesto urbanistico, che, al contrario, evidenzia la piena rispondenza a criteri di ottimizzazione della scelta ubicazionale operata. Per quanto riguarda la presenza di ricettori sensibili, si fa presente che la stessa Regione Emilia Romagna indica come zone in prossimità gli ambiti nell'intorno dei 200 metri da ricettori sensibili: in questo caso in tale condizione ricade geometricamente solo una ridotta porzione di un'ala del Liceo Scientifico Tassoni, risultando per altro soddisfatti in corrispondenza di tale ricettore gli obiettivi di qualità proposti dalla Regione. Per quanto riguarda, invece, gli aspetti, sostanziali, di tutela sanitaria, occorre rilevare come da parte del gruppo di cittadini che hanno sollevato il problema si critichi l'operato del Legislatore nazionale, dichiarandosi insoddisfatti dei limiti di esposizione fissati dallo Stato. A tale proposito è però doveroso riproporre i seguenti dati di fatto ai quali come amministrazione pubblica non possiamo non attenerci: Non esistono evidenze scientifiche in grado di identificare effetti di rilevanza sanitaria nell'esposizione alle onde elettromagnetiche nei campi delle radiofrequenze e delle microonde. Per tanto la disciplina di settore nazionale e comunitaria è informata al "principio di precauzione", proprio perché non è stato dimostrata neppure la completa assenza, al di là d'ogni dubbio, di possibili effetti negativi sulla salute derivanti da esposizioni prolungate alle onde elettromagnetiche. I valori limite proposti dalle norme informate al principio di precauzione hanno conseguentemente lo scopo di azzerare i fattori di rischio, collocandosi essi per così dire "dalla parte della sicurezza", e quindi partendo dal presupposto, non dimostrato, del possibile effetto negativo. L'Unione Europea ha proposto dei valori precauzionali di esposizione, invitando gli stati membri ad adeguare a tali valori le proprie normative. Si è rimasti al livello della Raccomandazione e non della Direttiva, proprio in relazione alla perdurante assenza di concrete indicazioni da parte del mondo scientifico in grado di rilevare qualsiasi correlazione tra esposizione alle onde elettromagnetiche e patogenesi. Per il campo di frequenze attualmente utilizzato dalla telefonia mobile, tra 900 e 1800 MHz, i valori di esposizione raccomandati dal Consiglio dell'Unione europea, indicati come sicuramente privi di effetti sanitari anche per esposizioni di lunga durata, risultano, rispettivamente, di 41,2 V/m per trasmissioni alla frequenza di 900 MHz, e di 58,3 V/m per quelle a 1800 MHz. La normativa nazionale, ancor prima della Raccomandazione dell'Unione europea, si era comunque già informata ad una ancora più cautelativa accezione del criterio precauzionale fissando il limite di 6 V/m. A Modena, l'obiettivo di qualità (che ci siamo dati) si è ulteriormente ridotto sino ai 3 V/m, con l'impegno a tenere costantemente - e seriamente - monitorati tali valori di emissione. Al riguardo, oltre che rassicurare ulteriormente i condomini dello IACP, si comunica anche che verrà posizionata in loco una centralina per il rilevamento in continuo nell'arco delle 24 ore dei flussi elettromagnetici. Questo a garanzia ulteriore per paventati sforamenti. Quanto al signor Mazzi, resta la convinzione che il col suo intervento, in cui aveva disinvoltamente mescolato antenne, Tav e persino il G8, fosse solo in cerca di pretesti politici. Ad ognuno, in ogni caso, il Coordinatore politico che si merita". "
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