"Il vicesindaco Ennio Cottafavi sull'incontro al ministero: "Per spostare la chiusura servono risposte concrete su diversi punti" "
"Dichiarazione del vicesindaco Ennio Cottafavi sull'incontro svoltosi oggi a Roma sulla chiusura del mercato bestiame: "Come Comune di Modena, anche nel corso dell'incontro odierno, abbiamo ribadito le motivazioni, supportate da cifre e dati economici, che ci hanno portato a valutare il mercato bestiame come una struttura non più strategica per l'economia modenese. Il mercato bestiame, tra il '97 e il 2000, ha ridotto il volume di capi trattati del 34%, scendendo per la prima volta nella sua storia, dapprima sotto alla soglia dei 100 mila animali (nel '97) e poi (nel 2000) dei 50 mila animali. Si tratta di una struttura che produce pesanti perdite tutte a carico dell'amministrazione comunale nell'ordine delle centinaia di milioni ogni anno. Sul futuro di questa stessa struttura non si sono concretizzate, nonostante da diversi mesi il Comune avesse indicato l'obiettivo di una sua dismissione, concrete disponibilità di intervento per realizzare un nuovo mercato, né da parte delle associazioni economiche di categoria, né da parte di altri istituzioni pubbliche. Nel corso dell'incontro odierno il governo ha prospettato una apprezzabile disponibilità economica (intorno ai 5 miliardi) che, anche se non è stato specificato attraverso quali canali (particolare non secondario viste le competenze della Regione in materia), sarebbe attivabile nel momento in cui si fosse di fronte a un concreto progetto di fattibilità di una nuova struttura, ai capitali necessari ed a soggetti pronti ad operare per garantirne la gestione. Come amministrazione comunale non possiamo che ribadire, unitamente a una piena disponibilità a partecipare a tutte le ulteriori sedi di confronto che saranno attivate, come ogni ipotesi di rinvio nella chiusura della struttura del mercato bestiame resti per noi subordinata a una precisa definizione degli aspetti già indicati, e cioè la presenza di un progetto chiaro e definito, la disponibilità di altri soggetti finanziatori, e comunque dal fatto che per il Comune non derivino ulteriori oneri di gestione. In questo senso decisivo è il ruolo delle associazioni economiche e di categoria, che proprio oggi hanno espresso importanti disponibilità. Siamo infatti convinti che spetti a loro il compito di essere soggetti trainanti nell'eventuale stesura di un progetto di fattibilità gestionale della nuova struttura". "
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