Approvato, con anche l'astensione di Fi e An, un OdG della maggioranza
" Anche in occasione del G8 occorre favorire, non solo la cultura della pace e della tutela dei diritti di ciascun essere umano, ma anche una pratica che valorizzi tutte le differenze di pensiero garantendo il diritto alla libera manifestazione delle idee secondo il dettato costituzionale. A ribadirlo, con forza, è stato il Consiglio comunale che con un voto a larga maggioranza con l'astensione di Forza Italia e Alleanza nazionale ha approvato, ieri, giovedì 12 luglio, un ordine del giorno dei gruppi Ds, Democratici, Udeur e Prc a sostegno di una "globalizzazione" degli irrinunciabili principi di giustizia sociale, di solidarietà e di sviluppo equo e sostenibile. Molte le differenzazioni in sede di dibattito anche se al termine del lungo confronto che ha preceduto la votazione - sono intervenuti 21 consiglieri su 41 - l'aula ha saputo trovare tratti comuni di analisi politica sul prossimo appuntamento mondiale di Genova, tanto che l'ordine del giorno è passato senza alcn voto contrario. Illustrato in aula dalla consigliere Cristina Cavani del gruppo dei Ds, il documento, unitamente ai principi di uguaglianza per tutti i cittadini del mondo, ha espresso con altrettanta decisione una netta condanna ad ogni forma di protesta caratterizzata da comportamenti violenti o trasgressivi delle regole, prima fra tutte quella che individua la così detta zona rossa della città di Genova. Aprendo il dibattito, per Achille Caropreso (Fi) non è sufficiente condannare ogni forma di violenza. Occore andare oltre e lavorare, insieme perché quest'ultima non abbia il sopravvento sul libero e pacifico manifestare dei cittadini. Leonardi Leonarda (Ds) ha invitato il Consiglio, e con esso l'intera città, a confrontarsi non solo sul vertice ma anche sui temi del controforum voluto da migliaia di associazioni per mettere al centro della attenzione del mondo anche i problemi della pace, della fame e dell'istruzione che affliggono ancora milioni bambini, di uomini e donne. Intorno al G8 io vedo una sinistra alla ricerca di una identità, ha detto Andrea Galli (An). Dopo la sconfitta del maggio scorso i Ds in particolare hanno perso bandiere e collanti, Genova sembra essere diventata una sorte di ritrovata meta. Di ben altro avviso Antonino Marino (Ds) per il quale nel popolo di Shatle c'è un'ansia reale di cambiamento. Manifestare a Genova diventa dunque e prima di tutto un presidio politico sulle scelte dei grandi del G8. Paolo Casolari, capogruppo di An, ha colto nell'Ordine del Giorno molto velleitarismo. Ciò che più preoccupa, però, è il tentativo di strumentalizzare l'evento, di cavalcare la tigre, Casolari ha poi chiesto che si faccia chiarezza per sapere fino in fondo a quale titolo i tre assessori comunali, Tesauro, Caldana e Gianni Cottafavi, andranno a manifestare a Genova. Io credo - ha detto Antonio Maienza - che la Giunta abbia fatto bene a condividere questa partecipazione alle manifestazioni di Genova. Io mi sarei meravigliato del contrario. A Genova, insieme ai grandi del G8, è importante che possa manifestare anche la grande speranza di tanti giovani in un mondo più giusto e più solidale. Anche Greta Barbolini (Ds) ha giudicato la scelta dei tre assessori giusta ed opportuna, da leggere come un segnale importante dato non solo dalla Giunta ma anche dal Consiglio. Greta Barbolini si è poi soffermata sulla dimensione modenese del popolo di Genova. Anche a Modena emerge in questi giorni una nuova realtà di aggregazione e di confronto tra soggetti diversi, in gran parte che si erano allontanati dalla politica. Critico l'intervento di Olga Vecchi (Fi). La vostra attenzione ai temi del G8 appare chiaramente strumentale tanto che viene spontaneo chiedersi come mai non avete manifestato prima, quando al governo c'era una maggioranza di centro sinistra. Impoverimento e fame nel mondo sono forme vere di crimine, ha esordito Francesco Frieri capogruppo di Rc. Questo è il messaggio che a Genova vogliono far sentire i giovani che manifestano contro il G8. Manifestano contro 8 persone che soffocano di fatto la volontà di tanti parlamenti espressioni di milioni di uomini e donne che vivono fuori da ogni diritto ad una vita dignitosa. Intervenendo a titolo personale, Paolo Ballestrazzi del gruppo Modena a Colori ha sostenuto che il processo in atto di globalizzazione dell'economia e del commercio è un percorso ineludibile. Mi sorprendono certe teorie che vorrebbero negare questa evidenza come non credo si possa tacere che, pur in questo quadro di sviluppo che io voglio difendere, non si voglia riconoscere che se vogliamo introdurre più forti elementi di giustizia si debba fare i conti al più presto con il fatto che i nostri paesi del benessere sono incompatibili con i bisogni di gran parte del resto del mondo. Per l'assessore Stefano Bonacini, dobbiamo guardare alla globalizzazione come a un fattore pieno di problematiche ma anche di opportunità per il mondo. Governarla è dunque più che mai indispensabile. La partecipazione di una delegazione di assessori alle manifestazioni di Genova nasce da questa consapevolezza e non certo da una volontà antiglobalizzazione o ancor più anti G8. Negli interventi del centro destra, ha detto Alberto Caldana, ho colto una palese difficoltà a confrontarsi su questi temi. Ibn alcuni casi, addirittura, si è cercato di ridiciolizzare la scelta compiuta dalla Giunta così come lo stesso ordine del giorno. Per quanto poi riguarda la partecipazione mia e dei agli due assessori alle manifestazioni di Genova, lo ritengo un dovere, una testimonianza delle istituzioni più sensibili e attente a questi problemi. Anche Mauro Tesauro, assessore all'ambiente, ha voluto testimoniare la sua adesione convita alle iniziative di Genova. Una adesione che sarebbe restata tale anche con un governo di centro sinistra. Giorgio Pighi, capogruppo dei Ds, ha detto che nella presenza di migliaia di giovani, di uomini e di donne a Genova va colta la richiesta forte che la politica si riappropri anche dei temi etici e sociali. La loro protesta, che è anche la nostra, mira ad evidenziare situazioni inaccettabili. Milioni di uomini vivono la loro esistenza in preda alla fame. Anche per questo prende sempre più corpo un movimento pieno di forti comportamenti spontanei. E' qui che io credo vada ricercato il futuro della politica. Adolfo Morandi (Fi) ha infine criticato l'iniziativa proposta dalla maggioranza e da Rc "adottare i partecipanti modenesi che manifestao in modo non vilento". S veramente gli intenti di chi partecipa sono quelli della pace e della non violenza è una "adozione" che trovo del tutto fuori luogo. "
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