13/07/2001

EX-CINEMA ITALIA, CONFERMATA LA DESTINAZIONE AD AREA VERDE

Già inseriti nel bilancio 2001 i fondi per un primo stralcio di intervento. L'area è comunque destinata a servizi, come indicato dal Prg e dai pronunciamenti di magistratura e Sovrintendenza
"In relazione alle notizie apparse sugli organi di informazione circa la controversia riguardante l'area espropriata dell'ex-cinema Italia, l'Amministrazione comunale, sulla base delle indicazioni del Prg in vigore, conferma la destinazione di quello spazio per la realizzazione di un'area verde (sottoposta anche a vincolo come spazio di verde storico, in base alla Legge 1089). Si coglie anzi quest'occasione per annunciare che, sulla base di un progetto di massima già esistente, i fondi per la realizzazione di un primo stralcio di intervento, pari a 250 milioni, sono già previsti nel bilancio 2001. Per tanto, a fronte di una complessi vicenda che si trascina da oltre 25 anni, questa giunta è pronta a dare concreta sistemazione all'area in questione. In relazione alle contestazioni da parte della vecchia proprietà è opportuno precisare che, oltre alle indicazioni di Prg, a confermare la inedificabilità di quell'area sono una sentenza (già passata in giudicato) intervenuta nell'ambito di questa controversia, unitamente a uno pronunciamento della Sovrintendenza ai beni artistici e architettonici del 15 dicembre 1987, nel quale è espressamente indicato "nel recupero e nel ripristino della sistemazione a giardino, con conseguente destinazione ad uso pubblico, il solo intervento praticabile per assicurare la tutela dell'immobile in oggetto". C'è poi la norma regionale che specifica come le aree inedificate nei centri storici debbano essere destinate a servizi. Sulla base di tali evidenze, contrariamente a quanto da alcune parti sostenuto, è confermata la vocazione pubblica dell'area in questione e la impossibilità di interventi edificatori di alcun tipo. Quanto alle diverse ipotesi avanzate dall'Amministrazione comunale nell'arco di questi anni (ricordiamo che l'esproprio risale al 1977), volte ad effettuare interventi diversi da quello ora previsto, tali ipotesi sono state modificate anche sulla base dei pronunciamenti intervenuti da parte della magistratura e di altri soggetti come la Sovrintendenza. In questi anni non sono mancati tentativi di conciliazione e di composizione bonaria dell'intera vicenda, che peraltro è ancora aperta, e che l'Amministrazione comunale comunque auspica di poter chiudere con un accordo tra le parti. "

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