Approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa pubblica
Nessun ripensamento ieri in Consiglio sul futuro a garage il Cinema Adriano. Su proposta dell'assessore all'urbanistica Palma Costi, Ds, Udeur e Democratici, unitamente a Rifondazione comunista. con l'astensione del Polo e di Modena a Colori, hanno approvato l'ultimo atto urbanistico - il piano di recupero di iniziativa pubblica - che disegna per l'intera struttura un futuro fatto di garages e di ascensori verticali per 344 posti auto. Conferma, dunque, per la destinazione d'uso già da anni disegnata dal Prg per l'ex cinema a luci rosse di via Francesco Selmi. Perché mai avremmo dovuto mutare funzione, ha esordito l'assessore Palma Costi illustrando la proposta di delibera. Nessuna osservazione in tal senso è giunta al Comune così come nessuna altra richiesta di modifica, formale o informale, è stata inoltrata in questi giorni all'assessorato così come agli uffici tecnico competenti. Il fatto che qualcuno abbia presentato alla stampa una ipotesi progettuale alternativa alla nostra per la realizzazione di un teatro finanziato da privati non ci pare sufficiente per bloccare il piano. Di questa ipotesi, ripeto, non abbiamo alcuna notizia ufficiale. Anche per questo sarebbe estremamente grave rinviare decisioni da tempo sollecitate da tutti, maggioranza e opposizione, sempre più indispensabili di fronte alla carenza di parcheggi al servizio del centro storico. Palma Costi ha poi ricordato i dati essenziali del piano. Mantenendo inalterato l'involucro esterno e senza alcuna alterazione dei rapporti dell'edificio con i vicini fabbricati, la soluzione tracciata prevede un ampio uso di supporti meccanizzati. In un volume occupato di circa 20 mila metri i 344 posti auto saranno distribuiti su sei livelli serviti da tre transelevatori elettrici. Il tutto per un costo complessivo stimato intorno ai 9,5 miliardi, di cui 3 pr la sola istallazione della struttura meccanizzata del parcheggio. Intervenendo nel dibattito, Olga Vecchi (Fi) ha chiesto un nuovo aggiuntivo passaggio in commissione per approfondire l'ipotesi di progetto alternativo elaborato dalla proprietà. Credo sia un dovere . ha detto - anche per evitare azioni di esproprio forzose. Non credo che questa Amministrazione possa avere ripensamenti, ha detto Francesco Frieri, capogruppo di Rc, solo ed unicamente perché qualcuno ha passato alla stampa, al di fuori di ogni percorso istituzionale, una nuova ipotesi progettuale per altro radicalmente diversa da quella adottata dal Consiglio. Anche Antonio Finelli (Ds) ha condiviso la scelta della Giunta di approvare in via definitiva il piano. Da tempo e da tutti viene la domanda di nuovi parcheggi ed ora, proprio ora, che abbiamo a portata di mano una soluzione reale e concreta sarebbe sbagliato bloccare tutto. Diverso il parere di Paolo Ballestrazzi (Modena a colori ) per il quale, pure in presenza di una proposta alternativa ancora vaga e senza alcuna ufficializzazione, sarebbe stato importante fermarsi un attimo per una verifica con la proprietà. Attendere ulteriormente, per Nerino Gallerani, assessore alla viabilità, non avrebbe avuto alcun senso, anche perché con la proprietà sono in corso trattative dirette da almeno tre anni e mai è stata avanzata una proposta alternativa al garage che non fosse quella del proseguimento dell'attività cinematografica. Per Andrea Galli (An) la Giunta avrebbe fatto bene a sondare ulteriormente l'ipotesi teatro riportata dai giornali. Almeno due, a suo dire, sono le ragioni che lo suggerivano. Da un lato la possibilità di offrire alla città una nuova importante struttura culturale; dall'0altra l'assoluta certezza che di fronte alla contrarietà della proprietà ben difficilmente, se non dopo anni di contenzioso, sarà possibile realizzare il garage. Anche Adolfo Morandi (Fi), come Galli, ha sollecitato un ripensamento. Pur consapevole della necessità assoluta di garages per il centro storico, una pausa di riflessione per una ulteriore verifica sulle reali intenzioni della proprietà sul futuro dell'Adriano non avrebbe compromesso nulla e nessuno. Di ben altro avviso, invece, Giandomenico Glorioso, capogruppo dei Democratici. E' possibile che una proprietà elabori un progetto alternativo e non si curi almeno di aprire un primo confronto con il Comune preferendo, invece, la platea offerta da una pagina di giornale. Il confronto e le decisioni istituzionali vanno assunte nei luoghi competenti, primo fra tutti in Consiglio comunale.
Azioni sul documento