L'esercizio si chiude con un avanzo di 209 milioni su un volume di circa 800 miliardi Più di 100 i miliardi impegnati sul fronte degli investimenti con un più 45% sul '99
"Tornano i conti del consuntivo 2000. Caratterizzato in sede di preventivo da una politica di bilancio tesa al contenimento della spesa corrente a favore delle spese in conto capitale e all'adeguamento dell'offerta dei servizi, l'esercizio appena chiuso non ha tradito le attese. Il totale delle entrate è di 434, 719 miliardi per 434,696 miliardi di uscite con un avanzo di amministrazione di 209 milioni. Anche sul fronte degli investimenti i dati non lasciano dubbi: il 2000, per la prima volta, raggiunge e supera quota 100 miliardi - per l'esattezza 100,934 miliardi - con un incremento di 45,5 miliardi rispetto al 1999 e una capacità di autofinanziamento pari al 71,8% contro il 45,3% dell'anno precedente. Il contenimento e la razionalizzazione della spesa corrente - obiettivi programmatici tra i più importanti del 2000 - hanno permesso di contenere l'incremento sul '99 entro il 3,3% ; un aumento convergente con l'inflazione, quindi praticamente nullo in termini reali. Tutto questo nonostante che i servizi non siano diminuiti ma, al contrario, abbiano registrato ulteriori sviluppi. Sono aumentati gli interventi sociali in campo abitativo, in particolare a seguito dell'istituzione del fondo sociale per l'affitto. Forti gli incrementi anche per i servizi residenziali e territoriali rivolti agli anziani, mentre per l'istruzione va annotata una sostanziale stabilità. Invarianza finanziaria anche per il personale dove le maggiori spese della contrattazione aziendale sono state compensate da una riduzione (-73 unità) degli addetti di ruolo e a tempo determinato. Significativo anche il calo di quasi tutte le spese di consumo di beni con la sola eccezione dei farmaci per le farmacie (+ 2.218 milioni) più che compensate dall'aumento dei ricavi. Calano le spese di consulenza (- 558 milioni) così come quelle per le utenze energetiche. Particolarmente significativo, infine, la riduzione degli oneri finanziari (-6.583 milioni), soprattutto per interessi delle gestione del debito conseguente alle operazioni di estinzione anticipata e di contenimento del nuovo indebitamento. Le entrate complessive di parte corrente raggiungono quota 399,574 miliardi a fronte di 386,036 miliardi dell'anno precedente con un incremento nominale del 3,5%, decisamente modesto al netto dell'inflazione. Le entrate tributarie sono state pari a 153,929 miliardi con un incremento di quasi 21 miliardi rispetto all'anno precedente determinato in primo luogo dagli aumenti della base imponibile , dall'azione di controllo dell'evasione Ici così come dall'introduzione di nuove aliquote Ici e delle tariffe Tarsu. Il tutto in un quadro fortemente segnato da un ripetuto e sempre più drastico calo dei trasferimenti tradizionali dello Stato ed in particolare di quelli destinati alla copertura degli oneri per mutui passati da 43 miliardi nel '95 ai 17 miliardi del 2000. Le entrate extratributarie, infine, hanno registrato una diminuzione da 151 miliardi nel 1999 a 137 miliardi nel 2000. Se si tolgono i proventi correnti dei servizi idrici passati a Meta, la diminuzione reale è di 2 miliardi; un risultato fortemente positivo, segnato da azioni di incremento delle entrate da beni e servizi del Comune, in particolare dalle farmacie, che hanno permesso di far fronte alla diminuzione del dividendo di Meta così come degli interessi attivi delle obbligazioni Meta cedute nel 1999. Il tutto, come conseguenza del nuovo assetto proprietario di Meta che, dal luglio 1999, vede la presenza di nuovi soci e la conseguente diminuzione all'80% della quota del Comune di Modena. Il dato registrato ai capitoli riservati agli investimenti è tra i più significativi degli ultimi anni, oltre che il più "alto" in termini assoluti. Sono stati impegnati 100, 934 miliardi contro i 65,342 dello scorso anno. Il risultato più consistente è stato registrato sul fronte delle politiche "Più qualità urbana, sostenibilità e sicurezza" che comprende anche gli interventi ambientali per la mobilità e la qualificazione del territorio, ivi compreso l'accordo di programma "Riqualificazione urbana della fascia ferroviaria" con 21,2 miliardi impegnati per opere come la rotatoria Ciro Menotti, la riqualificazione di via del Soratore, il collettore fognario con recapito nel cavo Minutara. Tra le voci principali d'investimento sono inoltre da citare i 5,5 miliardi per la manutenzione e la riqualificazione delle strade delle circoscrizioni; 11,1 miliardi per la qualità dell'ambiente; 8,2 miliardi per lo sviluppo dei programmi Peep di cui 7,6 per il proseguimento dei piani nelle zone Salvo D'Acquisto sud, Galilei, Ganaceto, Villanova e Cognento. Per lo sport si è investito per oltre 4 miliardi mentre per il "Welfare" si è raggiunto quota 9,1 miliardi di cui 4,3 per adeguamenti alle norme di sicurezza negli asili nido, materne e elementari e per la ristrutturazione dei locali in piazza Matteotti e i restanti 4,8 miliardi per ristrutturazioni nella casa protetta Cialdini, nel centro di accoglienza per il disagio adulto "Torre Muza. Infine per il programma "Azienda comune" sono stati impegnati 16,4 miliardi per adeguamenti tecnologici e l'acquisto di strumentazione informatica. Il gettito derivante dalle alienazioni patrimoniali rappresenta una delle principali fonti di finanziamento (45,918 miliardi) su un totale di 72,548 miliardi garantiti da autofinanziamento. Anche per questo il ricorso all'indebitamento è tra i più contenuti degli ultimi anni con 6,197 miliardi contro i 23,008 del '99. I contributi, infine, sono stati 22,189 miliardi "Investimenti, entrate ed uscite - ha sottolineato Ennio Cottafavi, Vice sindaco e assessore al bilancio - che evidenziano tutta la positività delle politiche finanziarie che abbiamo perseguito fin dall'inizio della legislatura e che ora, al primo esercizio pieno del quinquennio, si traduce in dati concreti. Più precisamente, abbiamo dato supporto ad uno sviluppo selettivo dell'offerta di servizi in relazione alla domanda della città, con priorità alle politiche di welfare e a quelle del territorio". Anche sul fronte delle politiche finanziarie, Ennio Cottafavi non nasconde la sua soddisfazione. " Pur fra non poche difficoltà abbiamo gradualmente sostituito con entrate nostre le minor entrate da trasferimenti erariali e da dividendi da aziende controllate. Sul piano degli investimenti, in assoluto i più alti degli ultimi anni, invece, la scelta compiuta è stata quella di finanziare per tutto il periodo un alto volume di opere e infrastrutture pubbliche ricorrendo prioritariamente all'autofinanziamento e all'acquisizione di contributi". "
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