OdG del Polo e di Modena a Colori respinto a maggioranza dal Consiglio
"I primi elaborati dell'architetto Krier sulle ipotesi di recupero di Piazza Matteotti sono ormai pronti. Ora, non resta che attendere qualche settimana per dare il via al confronto in Consiglio, per costruire intorno alle idee progettuali dell'architetto lussemburghese un ampio dibattito con la città. Sul futuro "riqualificato" di Piazza Matteotti, Palma Costi, assessore all'urbanistica, non ha dubbi e lo ha ribadito anche giovedì scorso intervendo in aula in occasione della presentazione da parte dei gruppi di centro destra di un Ordine del Giorno di forte critica sulla scelta compiuta dalla Giunta di affidare l'incarico a Krier. Il percorso avviato per la ridisegnazione urbanistica della piazza lo abbiamo immaginato forte della cultura di uno dei più apprezzati architetti europei dei centri storici e, insieme, arricchito del contributo della città, dei suoi professionisti, della sua ormai consolidata esperienza fatta sempre più di urbanistica partecipata. Del resto - ha detto la Costi - la sfida che abbiamo davanti è grande. Non si tratta di un semplice ritocco architettonico ma di un vero e proprio ripensamento complessivo di una parte importante del centro storico. Qui, e non da vocazioni esterofile, nasce la scelta di Krier, per cogliere il meglio dalle esperienze di recupero a livello europeo per meglio garantire la partecipazione dei cittadini alle scelte progettuali finali. Con la prossima consegna dei primi elaborati entriamo nella fase delle proposte, l'inizio vero delle scelte. Proprio illustrando l'Ordine del Giorno, Giorgio Barbolini, capogruppo di Fi, aveva accusato la Giunta di aver percorso ancora una volta la strada degli incarichi "ad personam" senza neppure indicazioni di linee culturali di indirizzo e non in base a veri e propri concorsi di idee. Al di là e al di sopra delle indiscusse professionalità di Krier così come del collega italiano Piarcarlo Bontempi, l'invito che rivolgiamo alla Giunta - ha concluso Barbolini - è quello di ritornare sulla propria decisione nonché per il futuro - come si legge nello stesso Ordine del Giorno - a porre in essere procedure più trasparenti e coinvolgenti la città, maggiormente aperte sul piano delle progettualità e delle professionalità con il coinvolgimento del maggior numero di professionisti. Anche Paolo Casolari, capogruppo di An, ha criticato la Giunta di vocazione esterofila. Si dice che la scelta di Krier nasce dalla riconosciuta sua fama di esperto di centri storici. Come mai, allora, per la porta Sant'Agostino, anche questa in centro storico, la scelta era finita ancora una volta all'estero su una firma - quella di Ghery - che è tutto meno che un esperto di centri storici'. Credo invece, che allora come ora si sia unicamente ceduto al fascino di professionisti di immagine. La scelta di Krier - ha detto Antonio Finelli dei Ds - nasce da due valutazioni di fondo che come maggioranza condividiamo. Da un lato l'accertata professionalità e personalità internazionale dell'architetto lussemburghese. Dall'altro la sua vocazione a condividere le scelte finali con la città e i cittadini. E sul futuro di Piazza Matteotti già da tempo è operativo un vero e proprio laboratorio partecipativo: sarebbe stato grave non tenerne conto. State immaginando un intervento come se fosse epocale, ha detto Adriano Dallari (FI), quando invece non si andrà oltre una semplice azione di cosmetica d'immagine. Oggettivamente sarà impossibile progettare rifacimenti radicali. Anche per questo di poteva e si doveva evitare di andare a ricercare una fgrande firma all'estero. Quella di Krier - ha concluso - è solo una scelta scic e di facciata, di teatro per i prossimi anni. Posto in votazione, l'ordine del giorno a firma di Fi, An, Ccd e Modena a Colori, è stato respinto con il voto contrario dei gruppi di maggioranza. "
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