Approvato un OdG della maggioranza per una compiuta attuazione dell'istituto Non passa, invece, la proposta di sospensione delle minoranze del centro destra
"Si divide il Consiglio sulle progressioni orizzontali dei dipendenti comunali. Sollecitato da ben due mozioni - una della maggioranza e una delle minoranze del centro destra, entrambe dedicate alle metodologie di applicazione del nuovo istituto introdotto dal contratto nazionale di lavoro dei dipendenti degli Enti locali - il Civico consesso, dopo oltre due ore di dibattito, ha approvato a maggioranza un documento con cui si "sollecita la Giunta a procedere per dare compiuta attuazione all'istituto delle progressioni valorizzando in tal modo i lavoratori che ne hanno diritto". A favore si sono pronunciati i gruppi DS, I Democratici, e Udeur. Contrari Fi, An, Ccd, Modena a Colori e Rc. Pollice verso, invece per la mozione di minoranza sottoscritta da Fi, An, Modena a Colori Ccd che "invitava al Giunta a sospendere con effetto immediato i procedimenti di attribuzione della progressione orizzontale e a procedere ad una approfondita ridiscussione dei criteri soprattutto delle metodologie praticate nel concreto". Non sono bastati i voti dei quattro gruppi propositori. Il documento è stato respinto da Ds, I Democrartici e Udeur unitamente a Rc che ha ripetuto il suo no così come era avvenuto anche per la mozione della maggioranza. Intervenendo nel dibattito come relatore per la mozione di centro destra, Paolo Casolari, capogruppo di An, ha criticato i criteri di applicazione del nuovo istituto contrattuale; criteri che hanno finito con il tradursi in una umiliazione per i dipendenti e sta ora diffondendo nel personale un clima di rassegnazione e di caduta di stima nei confronti dell'Amministrazione. Dopo aver ricordato che l'eventuale sospensione delle valutazioni non creerebbe danni economici ai dipendenti, Casolari ha invitato la Giunta a ridiscutere in modo radicale gli attuali procedimenti di attribuzione. Di ben altro avviso Danilo Bassoli (Ds) che per la maggioranza ha motivato la mozione ricordando che, anche a fronte di eventuali inadeguate applicazioni degli istituti economici delle progressioni orizzontali doverosamente da riesaminare con le rappresentanze sindacali, una sospensione sarebbe penalizzante per i dipendenti determinando un ritardo nell'avvio della terza fase oltre a non rispettare l'accordo sindacale sottoscritto e a provocare eventuali ricorsi da parte dei lavoratori che in base all'attuale metodologia hanno già ottenuto i riconoscimenti economici. Per il capogruppo di Rc, Francesco Frieri, la maggioranza si aggrappa alla firma dei sindacati in calce all'accordo sui criteri di applicazione della progressione per difendere la Giunta. Ma quale accordo, si è chiesto, se è vero che i dipendenti sono giunti a dichiarare addirittura uno sciopero contro i metodi attuativi del nuovo istituto'. Nel merito, sarebbe stato ben più opportuno che la Giunta avesse scelto la strada dei riconoscimenti agli obiettivi di squadra, per uffici, per settori e non certo quella percorsa per singolo dipendente. Davide Torrini (Modena a Colori) ha criticato l'applicazione attuale dell'istituto della progressione anche se - ha detto - il problema vero è la mancanza di una politica più complessiva per la valorizzazione delle risorse umane. Se ci sono cose da modificare si deve procedere in fretta insieme ai sindacati, ha detto Fausto Cigni (Ds). Il tutto però, deve essere compatibile con i numeri del bilancio, vincolo importante adottato dal Consiglio comunale nei confronti dei cittadini. Vittorio Corsini (Ccd) ha sollecitato ancora una volta la sospensione dei procedimenti attuativi attuali. Non si può non tenere conto del malessere generato tra i dipendenti. Per Nerino Gallerani, assessore al personale, attivare strumenti di valutazione non è cosa facile e certamente non immune da possibili errori. Come Giunta abbiamo dato tutta la nostra disponibilità ai sindacati per eventuali necessarie modifiche. Non crediamo però si debba giungere ad una sospensione generalizzata delle procedure, del resto, fino ad ora non richiesta dalle organizzazioni sindacali. Anche il malcontento, qui descritto così esteso, non mi sembra abbia dimensioni diverse da quelle che io considero entro limiti fisiologici. Voglio ribadire comunque, tutta la nostra volontà a chiudere rapidamente la vertenza. Pur non risparmiando critiche ai metodi applicativi attuali - molt delle protste dei lavoratori sono legittime - Antonio Maienza (Udeur) ha condiviso la mozione della maggioranza perché è aperta anche a nuove ipotesi applicative e soprattutto sollecita la Giunta a rendersi disponibile ad una verifica attraverso la contrattazione tra le parti. Marta Andreoli ( Prc) ha esordito dichiarandosi comunque e sempre profondamente contraria ad ogni ipotesi di valutazione gerarchica dei dipendenti. Il nocciolo vero del problema, ha poi aggiunto, è quello delle disponibilità finanziarie. Non ci sono soldi per i dipendenti anche perché questa Giunta non ha saputo fare delle scelte in sede di bilancio. Gianni Ricci (Modena a Colori) ha invitato la Giunta ad analizzare a fondo i risultati registrati con i questionari predisposti per la valutazione. Una analisi dei dati è importante per capire come e dove ritarare gli strumenti applicativi. Ricci ha poi suggerito di utilizzare meglio gli istituti relativi alla produttività collettiva. Infine, Adolfo Morandi (Fi) ha detto che le schede di valutazione sto state percepite dai dipendenti come corpi ascettici, calati dall'alto, imposte dai dirigenti. "
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