Alla chiesa di San Apolo un viaggio tra le produzion d'eccellenzadi questa terra; il balsamico e il Parmigiano Reggiano
"Il risultato è quel liquido denso e ambrato dall'inconfondibile sapore dolce e speziato che si chiama Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Il risultato dicevamo, di anni e anni di cura e lavoro nell'ombra delle acetaie, tra botti, ampolle e travasi. "Ai vertici del sapore", la mostra allestita alla Chiesa di San Paolo dal 12 maggio al 3 giugno, si propone come una sorta di viaggio dietro le "quinte" delle produzioni d'eccellenza di questa terra, l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Parmigiano Reggiano. La storia del "Balsamico" risale i secoli restando fedele a sé stessa. Si tratta di una tradizione rimasta pressoché immutata nei modi: dalla cottura del mosto di uve trebbiane, all'invecchiamento in botticelle di legni pregiati fino al severo giudizio qualitativo e organolettico che determinerà quello che potrà essere imbottigliato nell'inconfondibile ampolla disegnata da Giugiaro e che contraddistingue l'aceto balsamico tradizionale di Modena. Questo viaggio di scoperta tra i profumi del "Balsamico" si avvale delle suggestive immagini del fotografo Beppe Zagaglia ed è arricchito dall'esposizione degli oggetti tipici che accompagnano la produzione e l'invecchiamento del meraviglioso elisir come i tini che ospitano il mosto che una volta cotto inizierà il lungo processo dell'invecchiamento, i contenitori in cui si svolge la cottura, le botticelle che negli anni ospiteranno il prezioso liquido. Accanto a questo itinerario dedicato all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, "Ai vertici del sapore" propone un altro viaggio altrettanto saporito. Si tratta di "Parmigiano Reggiano: una storia appassionata", una serie di immagini che ci portano tra i luoghi e i protagonisti del re dei formaggi. Anche la storia del Parmigiano è una storia antica di secoli, già Boccaccio nel 1348 scriveva: "'ed eravi una montagna di Parmigiano grattugiato sopra la quale stavan genti che niun altra cosa facevan, che farev maccheroni et ravioli et cuocergli in brodo di cappone". La mostra, realizzata da una troupe di fotografi capitanati da Andrea Resmini, ci porta tra i paesaggi e le persone che ogni giorno rendono possibile il miracolo della nascita del Parmigiano. Il risultato è un percorso di immagini che si lasciano assaporare con gli occhi e che raccontano una storia appassionata appunto, fatta di ingredienti genuini e ritmi scanditi dalla natura. Una mostra che rende omaggio alle persone che hanno dedicato la loro vita alla produzione, alla tutela e alla commercializzazione del re dei formaggi, dal contadino al casaro, al salumiere, all'impiegato del Consorzio, al cuoco che mantengono viva una tradizione vecchia di otto secoli. Per ulteriori dettagli o altre informazioni sulla terza edizione di Balsamica è possibile visitare il sito www.comune.modena.it/balsamica. Chiesa di San Paolo, via F. Selmi, Modena 12 maggio-3 giugno 2001 aperta da martedì a venerdì ore 9-13 e 15-19 sabato e domenica orario continuato 10-19 ingresso gratuito "
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