Primo accordo in Italia tra Comune di Modena e Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente per realizzare un progetto pilota che aiuti la pianificazione sostenibile
"Studiare la storia della città dal punto di vista dell'ambiente per acquisire le conoscenze che servono a progettare spazi più rispettosi delle risorse naturali. E' questo l'obiettivo del primo accordo firmato in Italia tra il Comune di Modena e l'Anpa, l'Agenzia governativa che ha compiti di ricerca sulla protezione dell'ambiente. L'obiettivo è quello di fornire ad amministratori pubblici, operatori e cittadini un forum telematico per lo scambio di esperienze, ricerche storiche finalizzate alla conoscenza di specifici temi (per esempio aria, acqua, rifiuti, suolo), carte tematiche e mappe storiche, quaderni di documentazione. Si tratta di un progetto pilota per il futuro delle città che tiene conto dell'esperienza modenese in questo settore, cioè la vasta dotazione di verde urbano, il Piano regolatore generale alla "terza generazione" - caratterizzato dal recupero delle aree e dal contenimento dell'espansione - il risanamento della città storica, l'avvio di un progetto sostenuto dall'Unione europea per sistemi informatizzati di pianificazione urbanistica e ambientale, le iniziative per la città dei bambini e delle bambine, l'esistenza di un Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune, istituito agli inizi del 1999 per fornire informazioni e documentazione sulle trasformazioni della città e del territorio. Il progetto - sottoscritto dall'Anpa con l'assessorato comunale alla Cultura (che si avvale della collaborazione degli assessorati all'Ambiente e all'Urbanistica) - si propone di studiare le trasformazioni del rapporto tra città e ambiente naturale e l'evoluzione degli strumenti di pianificazione urbana e territoriale. Il primo appuntamento è in agenda il 15 e il 16 marzo alla Sala Leonelli della Camera di commercio, dove si svolgeranno le giornate di studi sul tema "Le città sostenibili", dedicate al rapporto tra città, territorio e natura dal medioevo all'età contemporanea. Storici, urbanisti, architetti, esperti di tematiche ambientali, amministratori pubblici formuleranno ipotesi di lavoro per progetti di ricerca e informazione. Si parlerà di rifiuti e inquinamento, ma anche di suoli pubblici e di rete viaria, di parchi, giardini e acque urbane, di aree dismesse e di piani regolatori. Un'occasione per riflettere sui problemi di natura ambientale - che non riguardano solo le città di oggi, ma hanno ampiamente interessato l'intero processo di sviluppo urbano - e sugli interventi e gli strumenti per realizzare pianificazioni urbanistiche "sostenibili" e progettare il futuro delle città. In particolare, Enrico Guidoni, ordinario di Storia dell'urbanistica alla Sapienza di Roma, illustrerà i primi risultati di uno studio sull'inquinamento dal Medioevo al Settecento, Marco Cattini della Bocconi di Milano parlerà del sistema delle acque a Modena fra Otto e Novecento e Carlo Olmo, ordinario di Storia dell'architettura al Politecnico di Torino, esaminerà il tema delle aree industriali, chiamando al confronto il geografo Giuseppe De Matteis, l'urbanista Bernardo Secchi e il sociologo Arnaldo Bagnasco. Nel pomeriggio della seconda giornata di studi l'urbanista Federico Oliva coordinerà un confronto su esempi concreti di pianificazione sostenibile prendendo in esame le città di Modena, Roma e Reggio Emilia. "
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