E' stata approvata a larga maggioranza giovedì scorso dal Consiglio comunale
"Qualità sempre più certificata nelle sei strutture protette del Comune di Modena. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha approvato a larga maggioranza la carta dei servizi residenziali per le persone anziane del Comune di Modena, vero e proprio passaggio obbligato verso un sistema di verifiche in grado di garantire agli ospiti e ai loro famigliari l'esigibilità dei diritti, di tutti i diritti riconosciuti agli anziani in strutture residenziali. A favore del documento, concepito come un vero e proprio strumento informativo sulle forme di assistenza erogate agli utenti a cui si affiancano la responsabilità degli impegni assunti dal Comune per il rispetto del cittadino anziano, hanno votato tutti i gruppi con le sole eccezioni di FI e An che si sono astenuti. "La carta dei servizi -. ha sottolineato l'assessore ai servizi sociali, Alberto Caldana illustrando la proposta di delibera - vuole essere un ulteriore stimolo al miglioramento della qualità dell'assistenza erogata e al rispetto del diritto al benessere della persona. Per l'utente rappresenta uno strumento importante di verifica e di valutazione dei risultati effettivamente realizzati dalle strutture oltre che una nuova opportunità di collaborazione per rendere l'assistenza sempre più coerente con i bisogni e le aspettative degli anziani". Operativamente, la Carta regola e indica i parametri qualità per tutti i servizi offerti, dai servizi per l'accesso e le dimissioni a quelli per assistenza tutelare e aiuto nelle attività di vita quotidiana degli ospiti come l'alzata e il riposo pomeridiano e notturno, l'assunzione dei pasti, la cura della camera e degli effetti personali, l'igiene personale e la cura della persona, gli accompagnamenti esterni e i ricoveri ospedalieri e l'assistenza notturna per la quale - a solo esempio della natura più che mai dettagliata della carta - l'articolo cinque prevede e "assicura la tutela degli ospiti con verifiche programmate nelle singole camere, interventi al bisogno e programmi ricreativi a posture, idratazione e cambi". Capiti specifici sono poi previsti per altri importanti servizi come l'attività di animazione, l'assistenza sanitaria, l'assistenza riabilitativa, i servizi alberghieri di ristorazione, lavanderia e pulizie; pulizie che devono essere "quotidiane nelle camere degli ospiti, nei bagni interni alle camere, negli spazi e servizi comuni". "L'abbiamo costruita cercando innanzitutto di cogliere i bisogni e le aspettative degli anziani", ha concluso l'assessore Caldana. "L'impianto costruito e le soluzioni adottate ci paiono di qualità. Per questo vogliamo proporci come modello anche per le strutture private". Per Achille Caropreso (FI) la carta si configura, sia pure con punti ancora troppi sfuocati, come una fotografia della vita quotidiana programmata nel rispetto dell'ospite, a cominciare dalla libertà religiosa. Sarà importante verificare nel tempo la reale applicazione della carta. Anche per questo - ha concluso Caropreso - il nostro voto non può andare oltre una benevole astensione. Marta Andreoli, capogruppo di RC, pur votando a favore, non ha nascosto di nutrire "alcune perplessità a cominciare da quella che ormai è diventato di moda parlare di carta dei servizi senza alcuna certezza che questo percorso determini miglioramenti veri del servizio". Marta Andreoli ha poi proposto, trovando l'assenso dello stesso assessore Caldana, di prevedere al più presto una seduta del Consiglio comunale interamente dedicata ai problemi degli anziani. Mario Santantonio (I Democratici) ha infine condiviso l'obiettivo della carta che è prima di tutto un forte stimolo per nuovi percorsi di qualità, anche attraverso un piano di aggiornamento trasversale di tutte le figure che operano nel settore. Con la Carta, poi, deve procedere anche il lavoro per i prossimi appuntamenti qualità che la legislazione nazionale si appresta a precisare, a cominciare dall'accreditamento. "
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