20/02/2001

MODENA, LA SCUOLA FA I CONTI COL RAZZISMO

1500 studenti di 48 classi discutono da tre anni su pregiudizio e intolleranza Giovedì 22 febbraio al Teatro delle Passioni un libro, un video e una mostra
"Quarantotto classi, 1500 studenti, 87 insegnanti di scuola elementare, media e superiore. Sono questi i numeri del progetto "Babbo, che cos'è il razzismo", partito a Modena nel 1998 per iniziativa dell'assessorato ai Servizi sociali del Comune, del Centro documentazione donna, dell'Associazione per la pace, dell'Unione donne italiane e delle Consulte degli stranieri e delle Politiche solidali. Tre anni dedicati alla riflessione sull'intolleranza, la razza, il razzismo, la differenza, il pregiudizio, la discriminazione attraverso lavori di gruppo, questionari, disegni, pannelli illustrati, incontri pubblici. E con la lettura del libro "Il razzismo spiegato a mia figlia" dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, che due anni fa si congedò dai ragazzi modenesi che lo avevano ascoltato nell'aula magna dell'Istituto Barozzi e alla Camera di Commercio con questo ammonimento: "L'intolleranza è come un virus, sta dentro l'uomo. E come un virus si manifesta quando si abbassano le difese immunitarie. E' meglio saperlo per imparare a respingerlo, per imparare a non abbassare la guardia". Per Modena una sfida significativa, visto che 12 nuovi nati ogni cento sono figli di immigrati extracomunitari e le persone che oggi vivono in città provengono da cento diversi paesi del mondo. L'attività condotta nelle classi e gli strumenti didattici che sono stati realizzati saranno presentati a studenti e insegnanti giovedì 22 febbraio alle 9.30 al Teatro delle Passioni di via Carlo Sigonio 382 nel corso di un incontro dal titolo "Tocca a tutti, prima o poi, essere stranieri". Con l'accompagnamento musicale dei Trenzas e dei percussionisti di Arfa (l'associazione dei residenti francofoni d'Africa), Alessia Polillo, Seck Amadou, Michele Matteini e Amal Oursana leggeranno brani del libro "Lettere a Merièm" della giornalista Elena Bellei, un testo in due lingue - italiano e francese (la traduzione è di Francesca Occhionorelli) - che raccoglie in forma epistolare le osservazioni degli studenti sul tema del razzismo. Il volume, corredato da schede didattiche di Rosa Frammartino e accompagnato da una postfazione dell'antropologa Gioia Di Cristofaro Longo, è pubblicato dalle Edizioni Clio di Bologna e sarà in vendita nelle librerie. Al Teatro delle Passioni sarà inoltre presentato il video "Dopo tutto... c'è solo l'umanità", realizzato dalla regista Loretta Magnani e ideato come strumento didattico, e sarà allestita la mostra fotografica "Le città visibili", con le immagini scattate da Maria Menziani in occasione della festa multietnica che si è svolta in piazza Grande nel settembre scorso. La mostra resterà aperta fino al 5 marzo e si potrà visitare nelle serate in cui sono in programma spettacoli. Libro e video saranno utilizzati nelle scuole per la terza fase del progetto "Io, tu, noi", che si struttura in incontri di formazione per insegnanti (hanno già aderito in 24) e in attività da realizzare in classe con gli studenti. "

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