09/02/2001

I CHIOSCHI DI PIAZZA XX SETTEMBRE

Dichiarazione del Vice sindaco, assessore agli interventi economici, Cottafavi
" Il futuro dei chioschi commerciali e della piazza XX Settembre è stato oggetto nei giorni scorsi di alcuni interventi sulla stampa locale che hanno, da un lato suscitato preoccupazioni tra gli operatori commerciali della piazza, dall'altro aperto un vivace quanto interessante dibattito sul futuro della piazza stessa. Sul tema, interviene stamane con una nota il Vice sindaco e Assessore agli interventi economici, Ennio Cottafavi. "Ragionare senza sosta del futuro di Modena e, nello specifico, di quello del suo cuore storico e delle sue più rappresentative piazze, credo sia un ottimo modo di vivere la città e le sue attese. Per questo trovo stimolante il dibattito che si è aperto in questi giorni, anche sulla stampa, intorno al "destino" di piazza XX Settembre e dei suoi chioschi commerciali. Con il solo intento di favorire il confronto, oltre che di assicurare quanti - operatori commerciali per primi - temono future soluzioni calate dall'alto, voglio subito dire che intorno al futuro delle piazze del centro c'è una sola idea della quale confermo tutta l'esistenza: costruire un percorso di valorizzazione capace di rivitalizzare non solo gli isolati fisicamente coinvolti ma l'intero centro. In questo senso si muove il gruppo di lavoro interassessorile costituito per l'approfondimento del problema oltre che per una prima individuazione di strategie di intervento. Appena sarà ultimato il lavoro la fase successiva non potrà che essere quella del coinvolgimento dei residenti, delle categorie economiche e professionali, delle associazioni culturali, della città e dei cittadini. In questo disegno di fondo mi preoccupa il fatto, più che oggettivo, che Piazza XX Settembre con i suoi chioschi sia stata riconsegnata restaurata alla città solo tre anni fa. Non lo voglio dimenticare, ma ritengo più importante ragionare sull'altrettanto oggettiva necessità che la piazza ha - oggi - di trovare un rapporto più idoneo con la città sempre più in rapida mutazione, a cominciare dalla sua domanda in materia di offerta commerciale. Tre anni non sono certo tanti ma se sommati a quelli datati dell'elaborazione dei progetti, forse diventa più facile capire le ragioni di un necessario cambiamento. Le soluzioni adottate anche per i chioschi mostrano le prime sofferenze sia in termini di funzionalità che di adeguatezza al mutare della domanda merceologica. Attardarsi a ragionare sui se o sui ma non giova a nessuno. Ma in che modo procedere'. Certamente non "rottamando" i chioschi. Occorre ragionare insieme come utilizzarli in modo migliore, più legato ai cambiamenti che la città ha registrato in particolare in questo ultimo quinquennio. Come ogni mutazione genetica serve una decisa azione di governo e a questo pensa prima di tutto l'Amministrazione comunale di fronte a possibili futuri cambiamenti gestionali. Garantendo ai proprietari dei chioschi ogni parametro economico di mercato, credo sia importante che l'Amministrazione possa - ripeto - governare il futuro merceologico della piazza evitando così destini fuori da ogni vocazione storica o culturale dell'intera zona. Per questo credo che l'acquisto eventuale di altre attività poste sul mercato - fino ad ora in un solo caso abbiamo ritenuto opportuno procedere in tal senso - mi pare una scelta importante, per nulla improvvisata, attenta alle stesse esigenze degli operatori, siano essi interessati o no a cedere l'attività. Ma anche di questo vogliamo discutere con gli operatori, con le rappresentanze di categoria come con i cittadini. Discutere per individuare eventuali nuove gamme merceologiche da immaginare per la piazza ma anche per costruire insieme le eventuali nuove destinazioni territoriali e d'uso per i chioschi acquistati dal Comune, magari cominciando fin da ora a ragionare con il mondo dell'associazionismo e del volontariato sociale, culturale e sportivo. Questo è il percorso che abbiamo avviato; un percorso il cui sbocco vogliamo sia il più condiviso possibile, aperto ad ogni ipotesi così come crediamo debba essere per gli stessi chioschi per il cui futuro non è affatto scontato si debba ragionare di rimozioni a tutto campo. Lunedì, intanto - come da tempo era programmata - si terrà una riunione con tutti gli operatori della piazza per un primo confronto di merito". "

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