13/12/2001

IL MARCHESE INVENTORE CHE SFIDO' IL MONOPOLIO DI SASSUOLO

Sabato 15 dicembre apre al Museo civico di Modena una mostra sulla fornace del nobile Achille Tacoli, che nel '700 aprì nel proprio palazzo una manifattura ceramica
"Un cinesino con un curioso oggetto tra le mani, arbusti giganteschi con fiori e bacche dai colori vivaci e grandi insetti variopinti. E' questo il decoro del piccolo vaso in maiolica che oggi rappresenta l'unico esemplare proveniente con certezza dalla fornace impiantata nel proprio palazzo, nella seconda metà del Settecento, dal marchese Achille Tacoli, feudatario di san Possidonio. Il vaso, acquistato dal Comune di Modena lo scorso anno, ha offerto lo spunto per la mostra "La manifattura ceramica di Achille Tacoli", che sarà inaugurata al Museo civico d'arte sabato 15 dicembre alle 11.30 e che resterà aperta fino al 5 maggio del prossimo anno da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato dalle 9 alle 13, martedì e sabato anche dalle 16 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (ingresso 6 mila lire, gratuito per chi ha meno di 18 e più di 60 anni). Una ventina di oggetti tra vasi, brocche, vassoi, piatti, zuppiere, statuette, ritratti ricostruiscono le vicende della prima manifattura ceramica che osò sfidare l'assoluto predominio della sassolese Dallari, gelosa detentrice di un'esclusiva di produzione che per tutta la seconda metà del XVIII secolo le assicurò il monopolio nel ducato estense. "Alle prime avvisaglie di concorrenza, già nel febbraio del 1766 Giovanni Maria Dallari avanzò caute rimostranze al duca, poi forte dei propri diritti nei mesi successivi si andò appellando al Consiglio di Economia", racconta Lidia Righi Guerzoni nel saggio che introduce il catalogo della mostra. "Da parte sua, Tacoli contava di eludere il divieto produttivo giovandosi di un canale commerciale estraneo al Ducato estense, quello di Mantova e del suo territorio a poca distanza dal suo feudo. Inoltre, dato il personale prestigio nobiliare e avvalendosi della mediazione del cognato marchese Carlo Fontanelli, faceva affidamento sul favore di Francesco III e dei suoi ministri". La breve e coraggiosa vicenda della fornace, che funzionò solo dal 1765 al 1770 e si chiuse con la considerevole perdita di 45 mila lire, mette in luce la figura poliedrica di Achille Tacoli, che ricoprì prestigiose cariche con il governo estense e con quello napoleonico, fu saggio amministratore dei propri possedimenti terrieri e amante delle "arti meccaniche" al punto da inventare una speciale pompa antincendio. Anche il piccolo vaso di maiolica che ha ispirato l'esposizione venne fabbricato nella fornace del marchese con una tecnica innovativa per i tempi, detta del "piccolo fuoco", che consentiva di ottenere colori vivaci e brillanti, soprattutto il verde smeraldo, il rosso vivo e l'oro. In occasione della mostra, il Museo propone laboratori di carte decorate per adulti a bambini dal titolo "Motivi decorativi del Settecento: la marmorizzazione", in programma nelle sale delle raccolte civiche domenica 16, sabato 22, sabato 29 dicembre e sabato 5 gennaio dalle 16 alle 17.30 e dalle 17.30 alle 19. La prenotazione è obbligatoria (tel. 059 200100) e l'ingresso costa 10 mila lire per gli adulti, 20 mila a famiglia e 15 mila lire per un adulto e un bambino. "

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