18/10/2001

"LA "MEMORIA" DI MODENA IN 300 MILA FOTO"

Si inaugura sabato 20 ottobre nella ex scuola san Faustino di via Giardini la nuova sede delle Raccolte fotografiche modenesi Giuseppe Panini. Sarà presente Enzo Biagi
"Trecentomila fotografie, altrettante cartoline, 4 mila volumi, arredi e attrezzature di studi fotografici, depositi climatizzati con impianti all'avanguardia in Italia. E' questa la carta d'identità delle Raccolte fotografiche modenesi Giuseppe Panini, che da sabato 20 ottobre avranno una nuova sede nell'ex scuola elementare san Faustino di via Giardini 160, aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17 (tel. 059 224418, fax 059 238396, www.rfmpanini.it, e-mail: info@rfmpanini.it). La giornata inaugurale inizia alle 10 con una presentazione nella chiesa di san Carlo da parte del giornalista Enzo Biagi, del sindaco di Modena Giuliano Barbolini, del promotore Antonio Panini, del direttore delle raccolte Paolo Battaglia e dello storico dell'arte moderna Massimo Mussini, docente all'Università di Parma. Alle 12 è previsto il taglio del nastro, mentre dalle 15 alle 18 le Raccolte saranno aperte al pubblico, che potrà prenotare visite guidate per domenica 21 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Non si tratta solo di un museo e nemmeno di un archivio in senso stretto, ma di un luogo dove si raccoglie la memoria storica e sociale della città e che permette al pubblico di consultare, attraverso strumenti informatici, gli archivi degli studi fotografici che operarono dalla fine dell'Ottocento a tutto il Novecento, testimoni dello sviluppo urbanistico della città, dell'evoluzione del costume e dell'economia. Le Raccolte sono nate nel marzo 1998 grazie al sostegno di Edis spa, Comune di Modena, Associazione industriali, Associazione piccole e medie industrie, Camera di commercio, Banca popolare di Verona - Banco San Geminiano e San Prospero, Fondazione Cassa di Risparmio, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Industrie Grafiche Nord Milano e Provincia di Modena con lo scopo di salvaguardare, valorizzare e rendere disponibile al pubblico il grande patrimonio fotografico raccolto da Giuseppe Panini nella sua instancabile attività di collezionista e appassionato di cose modenesi. Le due raccolte più importanti e consistenti sono quelle degli studi fotografici Orlandini e Bandieri, attivi a Modena tra il 1880 e il 1980, entrambe acquistate nei primi anni Ottanta da Giuseppe Panini. Nel 1998 si è aggiunta quella dello studio Giberti, attivo in città dal 1921 al 1990. Le immagini (sia positivi, che negativi su lastra e pellicola) documentano la storia locale con particolare riferimento alle evoluzioni architettoniche (archivio Orlandini), alla vita sociale durante il ventennio fascista (archivio Bandieri), alla ritrattistica e al secondo dopoguerra (archivio Giberti). I tre archivi comprendono anche gli arredi dei rispettivi studi fotografici e le attrezzature impiegate per le riprese dalla fine del secolo scorso agli anni Sessanta circa e, nel caso del fondo Orlandini, la corrispondenza e i documenti dell'attività di lavoro. In tutto circa 50 macchine fotografiche e innumerevoli accessori non ancora inventariati. Le Raccolte comprendono anche un migliaio di immagini del pittore-fotografo Zampighi (riproduzioni delle sue opere su tela e immagini utilizzate come modelli per i ritratti) e di quelle del fotografo Ferruccio Testi, che ha lasciato un fondo di circa 5 mila fotografie di soggetto sportivo (squadre e partite del Modena calcio). Completano il patrimonio altre immagini realizzate da autori emiliani tra il 1860 e il 1950 (tra cui la più antica fotografia in esterni realizzata a Modena nel 1859 da Dioneo Tadolini), una collezione di ritratti di autori dell'Ottocento di fama internazionale (circa 2 mila "carte de visite" con personaggi famosi e non) e alcuni esempi, di recente acquisizione, di antiche tecniche fotografiche come il dagherrotipo, l'ambrotipo, il ferrotipo e la carta salata. Anche le cartoline sono di interesse prevalentemente locale e costituiscono un punto di riferimento obbligato per gli appassionati del genere: si tratta infatti della più vasta raccolta per l'area di Modena e provincia. Nella raccolta sono presenti esemplari che risalgono agli ultimi anni dell'Ottocento, primo periodo di diffusione della cartolina illustrata. Di particolare importanza è il fondo dell'editore Pini, che comprende anche i cataloghi e i campionari di vendita. Esiste anche una importante collezione di cartoline italiane ed estere dei primi anni del secolo, pubblicitarie, militari e paesaggistiche. Molto rilevante dal punto di vista fotografico è anche l'Archivio aeronautico che documenta le vicende dell'aviazione, nazionale e internazionale, dell'epoca pionieristica e le operazioni militari sul fronte italiano durante la prima guerra mondiale. È costituito principalmente dal fondo D'Ami (circa 20 mila immagini scattate tra la fine dell'Ottocento e il 1918) e da cartoline. Nella sede delle Raccolte fotografiche si può inoltre consultare una Biblioteca di circa 4 mila volumi e saggi (antichi e moderni) su Modena, la sua provincia e, più in generale, la fotografia. La biblioteca dispone anche di un'emeroteca che conserva giornali pubblicati a Modena dalla fine del Settecento fino agli anni '50 del nostro secolo e un'ampia raccolta di giornali e riviste specializzate ("Il Corriere Fotografico", "Progresso fotografico"), quotidiani d'informazione e giornali di intrattenimento ("L'illustrazione Italiana") dall'inizio del Novecento ai giorni nostri. "

Azioni sul documento