16/10/2001

ARCHIVI FOTOGRAFICI PANINI IN CONVENZIONE COL COMUNE

Concessa in uso gratuito ex scuola elementare San Faustino L'accordo, valido per 10 anni, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale
"Raccogliere e valorizzare la memoria storica e sociale della città è un dovere e Giuseppe Panini lo ha testimoniato nel migliore dei modi. Il pronunciamento, unanime e senza riserve, è del Consiglio comunale che ieri , lunedì 15 ottobre, ha approvato la convenzione per la concessione decennale in uso gratuito all'associazione "Giuseppe Panini" del l'intero complesso di proprietà comunale ex scuola elementare San Faustino per la gestione degli archivi fotografici modenesi Giuseppe Panini. Il dispositivo di convenzione, che prevede tra l'altro anche tutte le competenze per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio e degli impianti tecnologici informatizzati per la conservazione, la catalogazione e la consultazione dei materiali archiviati, è stato approvato con il voto favorevole di tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione. Illustrando la proposta di delibera l'assessore alla cultura Gianni Cottafavi aveva ricordato ai consiglieri i tratti più significativi della raccolta che sarà inaugurata e aperta al pubblico sabato prossimo 20 ottobre. Trecentomila fotografie e altrettante cartoline datate tra la fine dell'ottocento agli ultimi anni del secolo scorso; una vera e propria "memoria" urbanistica e sociale di Modena - detto Cottafavi - racchiusa in un solo luogo che è, insieme, museo, archivio e aula didattica. Più che convinta l'adesione alla proposta di convenzione da parte di tutti i gruppi. Per Achille Caropreso (Fi) siamo di fronte a raccolte destinate ad offrire importanti opportunità per lo sviluppo culturale della città ed in particolare per un nuovo culto della memoria. Più che positivo anche il giudizio sulla struttura e sulle soluzioni tecnologiche adottate, anche se sarebbe stato auspicabile un maggior coinvolgimento del privato per ridurre le spese a carico del Comune. Valutazione, quest'ultima, condivisa anche da Paolo Casolari, capogruppo di An. Nel merito del nuovo servizio culturale, Casolari ha invitato l'assessore a verificare se in alcuni casi siano state predisposte didascalie di accompagnamento alle foto non sempre rigorosamente scientifiche; preoccupazione a lui espressa direttamente da Giuseppe Panini alcuni mesi prima della morte. Siamo di fronte ad un intervento - ha sottolineato Mauro Levratti (Ds) -. largamente condiviso e apprezzato dalla città. Anche per questo credo che una gestione di forte valorizzazione dell'intero patrimonio archiviato e catalogato nella nuova struttura di Via Giardini possa sollecitare altre raccolte, coinvolgendo direttamente anche altri privati nella conservazione della memoria di questa città. Vittorio Corsini (Ccd) ha apprezzato l'intero progetto di valorizzazione del patrimonio fotografico Panini. In esso ritrovo una grande opportunità per l'intera città di rileggersi, di scoprire il suo passato. Alla storia della città ha fatto riferimento anche Antonio Maienza (Udeur) per il quale in quelle foto sta rinchiuso il cuore di Modena, da conservare ma anche da valorizzare, a cominciare dalla sua forza comunicativa nei confronti dei giovani, dunque dalle scuole verso le quali il nuovo servizio può candidarsi come punto di consulenza didattica. Un si alla "memoria" è venuto anche da Marta Andreoli (Prc) purchè - ha poi aggiunto - non resti qualche cosa di separato, di mauseale. In questa concezione "aperta" delle raccolte, Marta Andreoli ha sollecitato un rapporto anche con i circoli fotografici cittadini che a suo dire potrebbero garantire un grosso contributo allo sviluppo delle collezioni. Massimo Mezzetti (Ds), dopo aver ringraziato l'assessore per il lavoro svolto per portare in porto un progetto così complesso, ha apprezzato la filosofia gestionale che caratterizzerà le raccolte. Come ebbe a sollecitarmi lo stesso Giuseppe Panini - ha detto Mezzetti - la valorizzazione dell'intero patrimonio fotografico è affidato ad una fondazione partecipata direttamente dalla stessa famiglia Panini. Infine, Giandomenico Glorioso (I Democratici), soffermandosi sull'investimento sostenuto dal Comune per garantire una adeguata sede alle raccolte, non ha condiviso le osservazioni - anche se molto marginali - mosse ai costi alti sostenuti dal Comune. Al di là della valenza culturale, assolutamente di grande rilievo, l'intervento ha permesso anche di recuperare un importante patrimonio immobiliare di proprietà dell'Amministrazione comunale. "

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