09/01/2001

UN BILANCIO 2001 SENZA L'ADDIZIONALE IRPEF

"Il Sindaco: "Ormai definito dalla giunta e dalla maggioranza l'impianto politico della manovra del Comune.Obiettivo è unire equità e rigore nella spesa""
"Trasmettiamo una dichiarazione del Sindaco Giuliano Barbolini sul bilancio 2001 del Comune di Modena: "Con una riunione tenutasi ieri sera, la giunta comunale e le forze politiche di maggioranza hanno definito una intesa sull'impianto politico della manovra legata al bilancio 2001 del Comune. Si tratta di una intesa positiva e qualificata, raggiunta dopo un confronto approfondito, che credo consenta di tenere insieme due obiettivi di fondo che sono quelli del massimo di equità e del rigore nella spesa, assieme a un impegno a far crescere e qualificare le rete dei servizi. Abbiamo lavorato su questi obiettivi in un quadro di risorse estremamente difficile, alla luce di maggiori costi a carico del Comune ed ancora in assenza di riforma fiscale in senso autenticamente federalista. In questo quadro, la precisa scelta compiuta è stata comunque quella di non applicare l'addizionale comunale Irpef, nella convinzione che, potendo, non è la logica delle addizionali quella da perseguire, ma quella della compartecipazione al gettito, come previsto dalla Finanziaria per il 2002. L'addizionale Irpef, che un numero sempre maggiore di comuni è comunque costretta ad applicare anche nella nostra regione, con la sua aliquota fissa finisce poi col pesare significativamente anche sui redditi più bassi. La maggioranza di centro sinistra, ribadendo un convincimento già espresso lo scorso anno, ha per questo lavorato, e lavorerà, per operare un rigoroso contenimento della spesa, pur sapendo che comuni come Modena, dotati di una ampia rete di servizi, sono soggetti ad incrementi cui non è possibile sfuggire. Alla non applicazione dell'addizionale Irpef si unirà il mantenimento inalterato dell'aliquota Ici sulla prima casa (ci sarà invece un ritocco per gli altri immobili, unito a sgravi per gli alloggi ad affitto concordato). Anche sulle tariffe gli aumenti per garantire il livello di copertura dei costi saranno contenuti entro pochi punti percentuali. Per questo lo sforzo di contenimento della spesa nel bilancio 2001, ma con previsioni anche sul 2002 e 2003 (un bilancio che si sta ora definendo nei dettagli tecnici e che sarà presentato nei prossimi giorni) sarà particolarmente impegnativo e richiederà una attenzione anche nel corso della gestione. Per meglio comprendere sul piano delle risorse, il contesto in cui viene varata questa manovra basta citare alcuni elementi: i trasferimenti statali verso il Comune di Modena calano di oltre 2 miliardi, l'incidenza della bolletta energetica incide su diversi costi per oltre il 10%, gli oneri contrattuali, per il personale e per l'acquisto di beni e servizi sono di molto superiori al tasso di inflazione programmata. Sono elementi oggettivi, che pesano su tutti i Comuni italiani. Ma il bilancio 2001 è un bilancio che non rinuncia certo a consolidare e sviluppare la rete dei servizi. Uno sviluppo che cercherà di unire modalità innovative di gestione a un ruolo diretto di presenza dell'amministrazione. Coerentemente con l'impostazione dello scorso anno sarà sviluppato l'intervento verso la fascia 0-6 anni, con particolare attenzione ai nidi, con la previsione di aprire due nuove strutture. Si potenzierà poi l'assistenza agli anziani, specie sul versante domiciliare e decollerà il piano casa, con una particolare attenzione al tema di appartamenti da riservare all'affitto. Sul piano degli investimenti, che nel 2000 hanno quasi raggiunto il volume complessivo di 100 miliardi, sarà intensificato lo sforzo che, anche grazie agli impegni previsti da diversi accordi di programma con lo Stato e altre amministrazioni (dalla Regione, all'Asl, all'Università). L'obiettivo 2001 è un volume di spesa superiore ai 150 miliardi". "

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