Domenica alle 11 nell'abbazia di San Pietro la cerimonia. I locali messi a disposizione dal Comune che ha contribuito anche ai lavori di recupero
Quella che si compie domani, domenica 28 gennaio, con l'inaugurazione dei nuovi spazi, adibiti ad alloggio dei monaci ed a biblioteca, è una nuova pagina della ormai più che millenaria storia della comunità benedettina nella nostra città. Una storia ricca di avvenimenti, che ruota intorno all'attuale abbazia di San Pietro e che ha le sue prime tracce nell'anno 983, quando una chiesa dedicata al principe degli Apostoli è concessa dal vescovo Ildeprando, al prete Stefano. Nell'anno 996 c'è la fondazione del cenobio, col vescovo Giovanni II che vi stabilisce la regola benedettina e attribuisce donazioni sufficienti a rendere il monastero indipendente da ogni altra abbazia. Da allora la storia della comunità monastica si è intrecciata con quella della città, tra momenti felici ma anche difficoltà. Ora, la pagina che viene scritta è di quelle sicuramente da considerare come positive, visto che la comunità dei monaci, grazie alla disponibilità e al contributo dell'amministrazione comunale, ritrova nuovi spazi sia residenziali che per svolgere le attività comuni. La storia recente parte il 19 aprile 1999 quando viene stipulata una convenzione fra il Comune di Modena ed il monastero dei padri benedettini, convenzione con la quale vengono concessi in comodato gratuito per 60 anni (prorogabili) alcuni locali facenti parte del complesso scolastico delle ex-scuole Amici ed adiacenti la chiesa di san Pietro. Tali locali fanno parte di una più ampia area di edifici recentemente acquisita dal Comune di Modena dopo un accordo col demanio. La convenzione prevedeva poi la concessione da parte del Comune di un contributo finanziario di 200 milioni (sui 600 complessivi) per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. I locali su cui è stato operato l'intervento comprendono al primo piano uno spazio di 80 metri da destinare a biblioteca, nel quale saranno esposti al pubblico alcuni dei testi più antichi e preziosi tra quelli appartenenti ai monaci. Al secondo e terzo piano, in due saloni di 100 metri quadrati l'uno sono state ricavate le celle per i monaci, dopo che per anni avevano vissuto in condizioni estremamente precarie in camere di pochi metri ricavate in un corridoio sovrastante la chiesa. Le nuove camere sono 9, ciascuna dotata di bagno, alcune con un soppalco. E' stato anche installato un ascensore che collega i diversi piani. E' poi stato reso disponibile anche uno spazio nel sottotetto (che sarà adibito a deposito arredi), che porta il totale della superficie ora a disposizione dei monaci a 400 metri totali. Ora, dopo sei mesi di lavori, l'intervento di ristrutturazione è stato portato a termine ed i nuovi spazi sono a disposizione della comunità benedettina a Modena. La cerimonia di domani, cui saranno presenti il sindaco Giuliano Barbolini ed il vicesindaco Ennio Cottafavi, si svolgerà a partire dalle ore 11 con la celebrazione della Messa. Seguirà la visita ai nuovi locali.
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