"Finanziato un progetto per la vivibilità e la sicurezza della zona. Previsti interventi urbanistici, sul verde, sulle scuole e un sistema di telecamere. Il sindaco: "La sicurezza vista come politica trasversale dell'amministrazione" "
"La Regione Emilia Romagna ha concesso un finanziamento di 6 miliardi e 520 milioni per interventi volti a promuovere la qualità urbana, la sicurezza e il controllo del territorio nell'area della fascia ferroviaria. Il contributo della Regione è pari al 50% (cioè il massimo livello di finanziamento che poteva essere riconosciuto) di un intervento che complessivamente supera i 13 miliardi. "Questo finanziamento regionale è un risultato molto importante, non solo per l'entità della cifra, la più alta che è stata attribuita tra le diverse città - spiega il sindaco Giuliano Barbolini - ma perché è il riconoscimento ad un progetto organico di intervento su un'area di straordinaria importanza per il futuro della città. Proprio in questa fase in cui gli interventi urbanistici sulla fascia ferroviaria stanno prendendo consistenza e visibilità, si aggiunge questo ulteriore e importante tassello, legato alla sicurezza e vivibilità di questa zona. Una sicurezza che viene affermata come politica trasversale dell'amministrazione e non come semplice questione di ordine pubblico. E' questa una chiara dimostrazione dell'impostazione che ci ha portato a non attivare una delega specifica su questo tema nella giunta modenese. Ed è per questo che negli interventi finanziati si va dalla qualificazione di spazi verdi, a recupero di strutture urbanistiche, a spazi per le aggregazioni giovanili, al sistema di controllo con telecamere. Ma si tratta di tasselli che valgono proprio perché considerati nel loro insieme". Questo intervento sulla fascia ferroviaria, che, pur facendo capo al progetto per Modena città sicura ha coinvolto diversi assessorati comunali, è stato anche discusso e validato dalle forze dell'ordine e nel comitato per l'ordine pubblico. Nello specifico gli interventi finanziati sono suddivisi in diversi capitoli. Sul piano urbanistico è prevista una spesa complessiva di 6 miliardi e 800 milioni (quindi con un contributo regionale del 50%) che comprende urbanizzazioni supplementari sull'asse stazione Fs, ex consorzio agrario, mercato bestiame con potenziamento dell'illuminazione pubblica (1 miliardo); c'è poi un intervento sul cavalcavia Mazzoni sul quale, tra le altre cose, sarà installato un percorso meccanizzato con tapis roulant, per favorire l'accesso tra zona a nord della stazione e centro storico (2 miliardi). Altri interventi sono per demolizioni e messa in sicurezza di edifici (1 miliardo e 400 milioni) e per il recupero della palazzina del mercato bestiame da adibire a servizi (2 miliardi e 400 milioni). C'è poi il capitolo aree verdi che complessivamente prevede interventi per 450 milioni, con potenziamenti dell'illuminazione e sistemazione di diversi spazi a partire dal parco 22 aprile. Un altro capitolo importante è quello destinato alla qualificazione di scuole e strutture educative (per 2 miliardi e 105 milioni). L'intervento più importante (1 miliardo e 460 milioni) è sulle scuole Marconi, assieme alle scuole per l'infanzia Madonnina e al nido XXII aprile. Settecento milioni andranno poi per la sistemazione del centro di accoglienza per immigrati stranieri in via Suore. A dimostrazione dell'impostazione ampia e articolata con cui si affronta il tema sicurezza, nel progetto è inserito un finanziamento di 680 milioni per la ristrutturazione della palazzina di via Morandi (che ospiterà sale prova musicali e spazi per associazioni giovanili) e 110 milioni per l'area ex-Cittadella. C'è infine il capitolo della videosorveglianza che ammonta a 2 miliardi e 600 milioni, destinati alla realizzazione di un sistema di telecamere che controlleranno bus, parcheggi, incroci, aree verdi e la zona della stazione. Nella spesa è ovviamente compreso il collegamento con le centrali operative delle forze dell'ordine e della polizia municipale. Dopo la delibera regionale sul finanziamento, sarà ora possibile attivare la progettazione esecutiva dei singoli interventi, che, dopo la definizione di un accordo di programma sempre con la Regione, potranno iniziare ad essere attivati, per le prime parti, già entro il 2001. "
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