30/01/2001

"ANZIANI, MODENA "RIVOLUZIONA" L'AIUTO A DOMICILIO"

"Primo accordo in Italia tra Comune e sindacati per raddoppiare il numero delle famiglie assistite, fare emergere il lavoro nero e garantire prestazioni "ad hoc""
"Offrire servizi domiciliari di assistenza agli anziani a 1500 famiglie (il doppio di quelle aiutate oggi), fare emergere il lavoro nero e irregolare (stimato in 6-700 persone), creare una rete integrata di servizi costituita dal pubblico, dal privato e dal terzo settore, definire un "catalogo dei prodotti", cioè di attività che possono essere adeguate alle necessità dei singoli utenti. Sono questi gli obiettivi del "patto" firmato dal Comune, dai sindacati dei pensionati e di categoria Cgil, Cisl, Uil e Cupla, dalla Lega provinciale delle cooperative e dalle Confcooperative per rendere concreti la nuova legge nazionale sull'assistenza e il progetto Serdom, finanziato dall'Unione europea. L'accordo, il primo sottoscritto in Italia, fa di Modena la città "apripista" a livello nazionale nella sperimentazione di nuove forme di aiuto agli anziani in difficoltà. La nascita di un sistema misto, l'aumento dell'offerta dei servizi sociali e il rafforzamento del ruolo del Comune come garante dei diritti dei cittadini e certificatore della qualità delle prestazioni rappresentano infatti una piccola rivoluzione nel Welfare municipale. E se l'esperimento funzionerà nel campo dell'assistenza domiciliare agli anziani verrà esteso anche ad altri segmenti dei servizi pubblici. In altri termini, il Comune interverrà da un lato per regolare l'offerta privata dei servizi alle persone - che rischia di crescere nel sommerso e di non essere incentivata a qualificarsi - e dall'altro per sostenere le famiglie nella scelta e nell'acquisto di servizi "ad hoc". Entro la fine di marzo aprirà infatti in via Scudari uno sportello informativo, dotato di numero verde e sito internet e collegato con i servizi sociali delle circoscrizioni, che favorirà l'incontro tra domanda e offerta, consentirà una prima valutazione del bisogno, la definizione di un progetto personalizzato, l'erogazione di eventuali buoni in denaro, la verifica dei servizi forniti. Le famiglie potranno richiedere allo sportello informazioni sugli operatori e le organizzazioni in grado di fornire le prestazioni richieste, il costo e i requisiti contrattuali che riguardano le normative previdenziali, assicurative e fiscali, le opportunità di aggregazione e socializzazione offerte dalla "città" e, entro il mese di aprile, anche un elenco di operatori accreditati, cioè di coloro che dispongono di formazione adeguata e praticano tariffe concordate. Potranno quindi interpellare le organizzazioni o i singoli operatori per verificarne la disponibilità, attivare l'intervento e stipulare un contratto fra quelli previsti dal patto. In questo modo si uscirà dalla "giungla" dei compensi, poiché saranno fissati la soglia minima e il tetto delle prestazioni, si contribuirà a fare emergere il lavoro nero e si garantiranno, attraverso attività di formazione, prestazioni di livello professionale. Oggi, infatti, i corsi che rilasciano il titolo di operatore addetto all'assistenza delle persone in difficoltà non alimentano a sufficienza un mercato del lavoro sempre più formato da giovani diplomati in attesa di trovare occupazioni più rispondenti alle proprie aspettative. Nasceranno quindi due distinti albi dei fornitori. Il primo registrerà le organizzazioni (profit e non profit) che offrono servizi di aiuto a domicilio a favore di persone anziane. Ogni organizzazione dovrà documentare requisiti organizzativi minimi, predefiniti, dichiarare i prezzi praticati, gli strumenti adottati per assicurare la qualità delle prestazioni e la soddisfazione del cliente. Il secondo registrerà i singoli operatori, le cui competenze professionali saranno certificate da un'Unità di valutazione appositamente costituita. Il raggiungimento degli obiettivi legati al progetto passerà per il coinvolgimento di altri soggetti e istituzioni che potranno contribuire a sostenere, anche sul piano finanziario, gli interventi previsti. "

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