15/12/2000

MERLETTAIE AL LAVORO AL MUSEO CIVICO D'ARTE

"Domenica 17 dicembre iniziativa con tre "maestre" di Cesena, Venezia e Bologna in occasione del nuovo allestimento della raccolta civica di pizzi, ricami e nastri"
"Tre maestre merlettaie di Cesena, Venezia e Bologna illustreranno le tecniche del merletto a fuselli e del merletto ad ago nelle sale del Museo civico d'arte. L'appuntamento è per domenica 17 dicembre dalle 16 alle 19 e l'iniziativa è organizzata in occasione del nuovo allestimento della raccolta civica di pizzi, ricami, nastri e galloni (per partecipare si paga solo il biglietto d'ingresso ai Musei, che è di 6 mila lire). La raccolta è composta da circa novecento esemplari realizzati in Italia e in altri paesi europei tra il XV e il XIX secolo e fa parte di una delle più importanti collezioni di tessili antichi presenti in Italia, costituita nell'Ottocento dal nobile modenese Luigi Alberto Gandini e donata alla città con l'intento di offrire un repertorio di modelli per la produzione tessile e contribuire alla ricostruzione della storia del costume, ritenuta dallo stesso collezionista essenziale per lo studio delle arti decorative. In occasione del nuovo allestimento della raccolta di pizzi, il Museo civico d'Arte ospita inoltre fino al 18 marzo un'esposizione temporanea sulla varia e multiforme produzione di merletti in Italia. Una sezione è dedicata all'illustrazione delle principali tecniche di realizzazione del merletto, attraverso pannelli didattici, libri di modelli appartenenti ad epoche diverse, campionari di pizzi e oggetti del tradizionale corredo della merlettaia (informazioni al numero 059 200100). Nei pomeriggi del 26 e del 30 dicembre e del 6 e del 7 gennaio dalle 16 alle 19 è invece in programma l'iniziativa "Intrecci colorati", che prevede l'allestimento in museo di un laboratorio dove i ragazzi tra i sei ed i quattordici anni potranno realizzare braccialetti multicolori sperimentando tecniche antiche. Per questa attività è richiesta la prenotazione telefonica alla biglietteria del Museo (tel. 059/200100-200101) e il pagamento di una quota di partecipazione di 5 mila lire. "

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