I social network e i ragazzi nella fascia d’età 14-18
Diari personali, piazze in cui muoversi e interagire con gli altri, forum su cui discutere di questo o quel tema di attualità. Ecco come i ragazzi tra i 14 e i 18 anni usano i social network, che in pochi anni hanno sintetizzato in un'unica grande piattaforma cinema, radio, televisione, videogames e Internet. In particolare, Facebook si è trasformato nel luogo su cui la maggior parte degli adolescenti racconta le proprie giornate, i propri desideri e consolida o stringe nuove amicizie.
Bastino i risultati dell'indagine “Gli stili di vita online e offline degli adolescenti in Emilia-Romagna” appena presentata dal Corecom e dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna che, fotografando le abitudini di 3000 studenti, ha rilevato un aumento del disagio nel passaggio fra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado. Indagato numero uno: il cosiddetto cyberbullismo, l'attaccare cioè in rete o attraverso l'uso del cellulare i propri coetanei.
Proprio per questo, la rete di comunicazioni che si instaura tramite i nuovi media può e deve diventare un osservatorio importante per capire come le ragazze e i ragazzi si approcciano con tematiche delicate come la violenza sulle donne e gli stereotipi di genere. E, soprattutto, può trasformarsi nel terreno in cui gli stessi teenagers possono proporre soluzioni, nuovi modelli basati sul rispetto reciproco e, addirittura, inaugurare tendenze. Per dirla con il linguaggio mutuato da Twitter: lanciare hashtag.
Ecco i primi, a voi la possibilità di crearne altri...
#nonmascherarelaviolenza (come il titolo di uno dei video dei ragazzi che hanno preso parte ai laboratori del progetto Log In)
#tuttiugualituttidiversi
#zeroviolence
#solofiori