Iron Man | makeitprogetto

Iron man, un progetto da supermakers, in cui il travestimento diventa occasione per vera e propria ricerca
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armatura

Iron man è il progetto di Giovanni Sighinolfi che ha realizzato, in scala naturale, la replica indossabile dell'armatura del modello mark IV, apparso nel film "Iron man 2". Lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato la sua storia, dall'inizio.

 

Quando è partita questa avventura?

La storia è iniziata nel 2012, ma è occorso circa un anno per reperire i files di progetto, ottimizzarli e ottenere un cartamodello pronto per essere resinato.

Dal 2013 al 2015 ho eseguito il lavoro su resina, stucco, carteggiatura e studio di indossabilità con i meccanismi automatici e l'armatura è stata utilizzata per la prima volta al Lucca Comics and Games del 2015.

Ancora oggi i lavori di perfezionamento e riparazione dovuti all'utilizzo sono in atto.

 

iron man 01.jpg

 

Di cosa è fatto il costume?

Il costume è stato realizzato nel tempo libero in vetroresina e altri materiali sintetici. Progressivamente è stato dotato di effetti luminosi negli occhi, di repulsori nel palmo e di un reattore nel petto, di effetti sonori e sistemi meccanici automatici.

 

Dove hai svolto tutto questo?

Lo studio e la realizzazione del cartamodello, a casa senza particolari attrezzi. Successivamente ho ricevuto l'aiuto di artigiani locali, ma anche di altri collaboratori amici e professionisti che hanno messo a disposizione la loro esperienza, attrezzatura e luoghi più adatti, ciascuno secondo la propria disponibilità e competenza.

 

Come hai incontrato la palestra digitale?

Nell'ambito di questa continua ricerca di soluzioni innovative e realismo, si inserisce proprio la palestra digitale: luogo di incontro di makers, giovani e appassionati di tecnologia che realizzano in pratica le proprie idee innovative.

La collaborazione inizia nel 2016 e interessa l'analisi di problemi, la progettazione e il miglioramento di parti e automazioni. La scansione di parti reali del corpo, per ottenere un manichino virtuale su cui modellare in ambiente 3D pezzi nuovi dell'armatura, è un ottimo esempio della possibiltà offerte.

 

iron man 02.jpg

 

Quali sono state le tappe principali?

Un progetto così lungo e articolato ha richiesto un continuo studio e molteplici tentativi.

Sono partito della creazione del prototipo utilizzabile. Ho scelto di realizzare un cartamodello, compromesso ideale rispetto ad altre possibilità, troppo costose o troppo complesse.

Da questo momento e per tutta la durata dei lavori, sono stati fondamentali i social network, per trovare spunti idee e un confronto diretto con altri appassionati da tutto il mondo.

Quindi la ricerca delle misure: a partire dai pezzi più critici è stata calcolata una scala corretta, senza modificare le giuste proporzioni.

Successivamente, come un complicato puzzle, i pezzi sono stati tutti scomposti e le loro superfici sviluppate su due dimensioni, quindi stampati su cartoncino, ritagliati e incollati fino a ottenere la vera primitiva armatura.

In seguito il cartamodello è stato consolidato, prima con semplice resina e poi con strati di fibra di vetro fino allo spessore e resistenza richiesti.

Sopra questa struttura grezza sono stati realizzati i meccanismi, articolazioni e giunture, poi la finitura dei dettagli in stucco, operazione che ha richiesto decine e decine di ore, avvalendosi di fotografie e modellini in scala del supereroe.

 

E' sempre filato tutto liscio? Ricordi un episodio in cui hai pensato che potevi non riuscire?

Fortunatamente la resinatura era già stata completata nel 2013, quando la alluvione del fiume Secchia ha colpito Bastiglia, allagando il capannone dove l'armatura era custodita, evitando così la distruzione di tutto il lavoro.

 

L'ultimo lavoro prima della conclusione?

La verniciatura! Anche questa è stata realizzata con metodi professionali e prodotti di carrozzeria: basi, vernici e protettivo trasparente. Si vede bene, direi!

 
E il software?


Un discorso a parte merita il software, che si è incessantemente sviluppato per rispondere alle esigenze di controllo e per ridurre e controllare in modo intelligente il consumo di corrente delle batterie.

Oggi il sistema elettrico e il software sono alla terza versione, radicalmente diversa dal prototipo e al sicuro in una scatola realizzata a mano su misura e integrata nel petto. Con il sistema attuale è possibile essere informati sullo stato della batteria, controllare l'apertura automatica del casco, il movimento delle ali e dei freni aerodinamici, riprodurre campioni sonori ed effetti di luce: tutto questo sia con sensori magnetici che con un sistema ancora in via di perfezionamento di comandi vocali personalizzabili.

 

Cosa hai imparato da questa impegnativa esperienza?


La realizzazione di questo progetto è la dimostrazione che l'impegno e la perseveranza possono portare un sogno a compimento: anche partendo da forbici e carta, ma con il desiderio di imparare ogni giorno a migliorarsi.

 

Dove ti seguiamo?

Ho una pagina facebook Iron Man mark 4 Replica. Potete trovarmi qui!

 

Grazie Giovanni e buone avventure! :-)

 

 

Ti è piaciuta la sua storia? Guarda anche il video che ha realizzato su di lui Città di Modena!

 

 

 















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