Regia di Stefano Tè - Drammaturgia di Elena Bellei
Olga, Tatiana, Idris vendute e ricomprate, spostate da una città all'altra d'Europa, "smistate" come pacchi alla dogana, e tenute in schiavitù.
La voce e la musica in scena sono i mezzi attraverso i quali queste storie prendono vita, alternando la cronaca dei fatti al senso poetico dell'anima delle protagoniste.
Spazzare via il degrado, ripulire i marciapiedi, risanare i quartieri:
un linguaggio che rivela l'urgente necessità di ripulire le coscienze di chi si rende complice in qualità di "utilizzatore finale".