Esistono pochi musicisti al mondo come Paolo Angeli. Considerato tra i più importanti innovatori con radici della scena internazionale, è approdato ad una sintesi di linguaggio in cui ha collocato nella contemporaneità la musica tradizionale sarda, tracciando un ponte ideale tra memoria e innovazione, approdando ad una musica d’avanguardia mediterranea. La sua chitarra rappresenta il fulcro della sua attività da solista: uno strumento orchestra – dotato di 18 corde, martelletti come il pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni e melodie assimilabili alla ghironda – suonato in pizzicato, con l’archetto, in funzione rumorista e percussiva.
L’improvvisazione costituisce il cuore pulsante delle esibizioni di Paolo Angeli, intesa come materiale di collegamento e come sviluppo delle strutture, che fanno riferimento ai suoi 25 anni di carriera.
Parte del concerto sarà dedicato a Jar’a, il suo ultimo album, pubblicato nel 2021.
La suite, strutturata in sei movimenti, accosta l’avanguardia alla ritualità del canto tradizionale, evocando spazi aperti e coniugando mondi sommersi con la Sardegna ancestrale. La sua chitarra-orchestra raggiunge qui la gamma timbrica e la pressione sonora di un ensemble post-rock, attraverso un linguaggio contemporaneo innovativo che Angeli intarsia con una vocalità che emoziona. Ma ci sarà spazio anche per brani e suite estratte dagli album dedicati a Björk, ai Radiohead, a Bodas de Sangre (ispirato al dramma di Federico García Lorca) e Talea(doppio album registrato nel world tour 2015/16).