Il progetto PSICANTRIA: presentazione dal vivo dell'album “Neuropsicantria Infantile”
Dopo il concerto acustico dello scorso anno ritorna il duo Psicantria composto da Gaspare Palmieri (in arte Gappa, psichiatra e cantautore) e Cristian Grassilli (psicoterapeuta, musicoterapeuta e cantautore), accompagnati questa volta da una band formata da Lorenzo Mantovani (chitarre), Luca Dalpozzo (basso), Tommy Ruggero (batteria) e Simone Valla (sax), più ospiti a sorpresa.
Anticipato dal video della title-track proposto in anteprima su XL Repubblica, il gruppo presenterà "Neuropsicantria Infantile", il terzo lavoro degli Psicantria – che hanno già pubblicato due lavori dedicati al mondo degli adulti ("Psicantria – manuale di psicopatologia cantata", 2011, e "Psicantria della vita quotidiana", 2014) e sono stati i coautori di una canzone nell'ultimo disco di Francesco Guccini ("Notti").
Al centro delle loro canzoni questa volta ci sono i disturbi psicologici e relazionali dei bambini, affrontati in ogni brano con la perizia cantautorale di chi sa plasmare parole e musica unendo precisione clinica, poesia e leggerezza. Il disco esce anche in versione cd+libro, il libro contiene la descrizione clinica dei casi affrontati in ciascuna canzone.
Palmieri e Grassilli raccontano storie – che a tratti commuovono e a tratti fanno sorridere – di malattia e di guarigione, di cura e presa in carico, di collaborazione e di lavoro di equipe, dove i protagonisti sono genitori, figli e nipoti coinvolti nelle più svariate situazioni insieme agli addetti ai professionisti addetti alle attività cliniche. La maggior parte dei brani è rivolta agli adulti, mentre tre pezzi conclusivi ("Mondo meraviglia", "Dario il veterinario", "Il babbone pasticcione") sono rivolti ai bambini. Ogni traccia, spiegano gli Psicantria, "ha una funzione psicoeducativa in quanto veicola, attraverso il racconto musicato, concetti e informazioni legati alla sfera psicologica e relazionale.'Neuropsicantria Infantile' prova infatti ad aprire un varco su queste situazioni, in modo che le persone con disturbi risultino più 'simpatiche' e venga scalfito il muro dell'indifferenza e il segno negativo con cui a volte vengono bollate le persone con problematiche psichiche."
L'ispirazione è tutta rivolta al cantautorato più classico di De Andrè, Capossela, Gaber, Guccini, dedicando grande attenzione ai testi, vista anche la delicatezza di certi temi, come l'autismo ("Il mio fratellino") e l'abuso ("Orco zio"). Non mancano però canzoni più ironiche ("Stornello della separansione", "Ninna nanna dei contrari") che aiutano a sdrammatizzare situazioni complesse e a trattare tematiche delicate con leggerezza, magari sfatando il mito del genitore perfetto ("Il babbone pasticcione") o suggerendo che Pinocchio non era un somaro ma un alunno con difficoltà di apprendimento ("Pinocchio DSA").
I generi si muovono dal folk al pop, passando per la musica araba e africana, gli stornelli romani, la bossa nova, le ballad pianoforte e archi, il blues di una "Maternity Blues" che è anche il nome di una patologia che può colpire le neomamme, o ancora il rock di "Simone Tartaglione" scritta insieme al cantautore e logopedista Alberto Bertoli. Tutte canzoni che, come ha scritto di loro Francesco Guccini, nascono "dall'intuizione che la musica, meglio, la canzone, sia un mezzo fantastico, a poco prezzo, per creare empatia, per suscitare partecipazione: sono pronto a scommettere che queste canzoni, orecchiabili, a volte persino ballabili, riuscirebbero a muovere emozioni anche in chi non fosse particolarmente interessato ad indagare la condizione esistenziale propria ed altrui".