ORE 17.00
Evento realizzato in collaborazione con Gruppo CEIS e Gulliver Coop. Soc.
ORE 19.00
IMPRESA SOCIALE E SALUTE MENTALE
Presentazione del progetto Matti a Cottimo
Intervengono Simone Sandretti del Torino Mad Pride e Raffaele Monteleone
Modera Marco Mantovani, Associazione Idee in Circolo
Un progetto di inclusione sociale e lavorativa costruito in maniera assembleare, partecipativa, e con l’orgoglio di essere
“matti”. “Matti a cottimo” è il tentativo di dare vita a un soggetto capace di imporsi autonomamente e
competitivamente nel mercato del lavoro permettendo di potenziare e valorizzare le capacità possedute da ciascun
individuo, proteggerne e tutelarne le fragilità, nel pieno rispetto delle diversità e complessità di ciascuna persona.
ORE 20.00
TUTTI PAZZI PER IL TEATRO
proiezione del documentario con la partecipazione dell'autrice Livia Parisi
Sul palco infermieri, assistenti sociali, medici, artisti e pazienti con storie di psicosi, ritardi mentali, depressione. Hanno
portato in scena "La Gatta Cenerentola" di Roberto De Simone. Attraverso il teatro si raccontano storie di
socializzazione e di crescita personale in un Centro di Salute Mentale diventato cuore pulsante della comunità di
Puglianello (BN).
ORE 21.00
Proiezione del documentario
MARCO CAVALLO. DA UN OSPEDALE PSICHIATRICO LA VERA STORIA CHE HA CAMBIATO IL MODO DI ESSERE DEL TEATRO E DELLA CURA
Commentato in sala da Peppe Dell'Acqua
Noi non sappiamo cosa sia stato Marco Cavallo, ma una cosa è certa: per noi ha avuto una profonda importanza.
Quando oggi gli ospiti dell’allora ospedale psichiatrico di Trieste si incontrano in città, molti ripensano al periodo in cui
costruirono Marco Cavallo come a un momento che segnò un nuovo inizio; un progetto di vita che non aveva niente
in comune con l’odiata quotidianità del manicomio, ma che rappresentava piuttosto un legame tra individui in una
nuova dimensione. Quando il cavallo azzurro lasciò il ghetto, centinaia di ricoverati lo seguirono. La testimonianza della
povertà e della miseria dell’ospedale invase le strade della città portando con sé la speranza di poter stare insieme agli
altri in un aperto scambio sociale, in rapporti liberi tra persone.
Franco Basaglia