Teatro forum sulla discriminazione e i pregiudizi che favoriscono la violenza.
Si tratta di un laboratorio di Teatro dell'Oppresso voluto dal Gruppo Condiogene e sostenuto dall'Associazione Donne e Giustizia. La conduzione del progetto è ad opera di Luciana Talamonti, dell'Associazione Teatrindifesi.
Esso si basa sull'identificazione e sull'analisi degli stereotipi di genere, dai quali siamo quotidianamente influenzati: a volte rappresentiamo l'oggetto della discriminazione, in altre occasioni ne siamo fautori, oppure rivestiamo il ruolo di ignari osservatori. Ognuna di queste situazioni ci vede protagonisti o comunque soggetti partecipi, spesso con scarsa consapevolezza: ci lasciamo così guidare da questi fili invisibili trasformando il nostro libero arbitrio in un’illusione.
Il gruppo di lavoro ha creato, nell'arco di due mesi, uno spettacolo basato su storie vere e da essi stessi vissute o raccolte. Esso pone l'attenzione soprattutto alle piccole discriminazioni di genere quotidiane, alle quali quasi non facciamo caso poiché non eclatanti e, appunto, ordinarie. Anche a causa questa caratteristica di invisibilità, e quindi di inconscia accettazione, esse contribuiscono a scavare solchi di incomprensione tra le persone e a cadere nei cliché che bloccano la possibilità di costruire rapporti basati nel reciproco riconoscimento dei diritti e dei bisogni.
I membri del team: Patrizia Baldini, Martina Bandiera, Edith Bendicente, Simone Bonetti, Roberto De Dominicis, Alessandro Marcellini, Francesca Prampolini, Alessandro Scagliarini e Mario Simoncini.