ROMPIAMO IL SILENZIO - TEATRO
Opera Aperta
evoca e ricorda Rocco Gatto, ucciso dalla mafia a Gioiosa Jonica il 12 marzo 1977.
I motivi dell’assassinio di Rocco sono plurimi e coincidenti, non ultimo la sua dichiarazione/denuncia alla Stazione dei Carabinieri dei responsabili del raid al mercato domenicale: l’imposizione di una sorta di “lutto cittadino” per la morte del boss Vincenzo Ursino, avvenuta in un conflitto a fuoco con i Carabinieri nel novembre 1976.
Particolare della storia di Rocco è che il suo No alla mafia - che in Calabria si chiama ndràngheta e che negli anni 70 non la si poteva neanche nominare - non fu un No silenzioso, ma pubblico, consapevole, politico: egli stesso, come il padre Pasquale, tesserato e militante del PCI.
E’ proprio questa “pubblicità” della denuncia che diede (e dà) fastidio alla ndràngheta! Due mesi prima di essere ucciso, in una intervista alla RAI per la trasmissione TV7, Rocco dichiara al pubblico di tutta Italia: io non pagherò mai il pizzo alla mafia, fino alla morte.