L' 18 e 19 Aprile 1993 si svolsero in Italia n. 8 referendum abrogativi promossi da Partiti, Comitati e alcune regioni italiane.
Nel settimo quesito (proposto dai consigli regionali del Trentino, Umbria, Piemonte, Toscana, Val D' Aosta, Lombardia, Marche, Emilia Romagna e Veneto) veniva richiesta l’abolizione del ministero dell'Agricoltura e Foreste e il trasferimento di gran parte delle competenze ministeriali, alle strutture locali.
Il quesito sulla scheda:
"Volete che siano abrogati: - l'art. 1 del regio decreto 12 settembre 1929, n. 1661 (Trasformazione del Ministero dell'economia nazionale in Ministero dell'agricoltura e delle foreste; istituzione presso il Ministero dell'agricoltura e delle foreste del sottosegretariato di Stato per l'applicazione delle leggi sulla bonifica integrale; istituzione presso il Ministero delle corporazioni di un secondo posto di sottosegretario di Stato, modificazione della denominazione del Ministero della pubblica istruzione in quella di Ministero dell'educazione nazionale e istituzione presso detto Ministero di un posto di sottosegretario di Stato per l'educazione fisica e giovanile); - il regio decreto 27 settembre 1929, n. 1663, "Ripartizione dei servizi, già di competenza del Ministero dell'economia nazionale, fra il Ministero dell'agricoltura e delle foreste e il Ministero delle corporazioni"?
la consultazione referendaria raggiunse il quorum, ed ebbe esito positivo.