I tempi di elaborazione e presentazione del nuovo Piano urbanistico “non sono stati condizionati né lo saranno dagli avvicendamenti avvenuti tra il personale del settore”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo a un’interrogazione del consigliere di Forza Italia Adolfo Morandi che ipotizzava, appunto, ritardi a causa delle dimissioni dei due dirigenti (“l’obiettivo di fornire in tempi brevi alla città il nuovo Psc è a rischio?”) e criticava l’organizzazione del settore.
Anche il gruppo del Movimento 5 stelle ha presentato con Mario Bussetti un’interrogazione sullo stesso tema evidenziando che “i due dirigenti avevano un ruolo fondamentale nella costruzione del percorso del nuovo Psc”, chiedendo conto di eventuali ritardi e domandando se le dimissioni siano state dovute “solo dalla loro legittima decisione di perseguire percorsi lavorativi differenti e migliorativi, oppure se vanno individuate concause interne agli uffici, come ad esempio lo stress e il carico di lavoro legati alla costruzione del percorso del Psc; in questo secondo caso, quali misure intendano prendere per ridurre i fattori ‘disincentivanti’ di origine interna”.
Dopo aver ricordato il percorso già avviato del Piano urbanistico, con gli esperti al lavoro da gennaio e una prima seduta del Consiglio che si è svolta il 16 marzo, il sindaco ha confermato le scadenze indicate che ipotizzano l’apertura della Conferenza di pianificazione entro l’anno sottolineando, però, che i tempi “sono legati da un lato, alla discussione e approvazione della nuova legge urbanistica regionale, dall’altro allo svolgimento del percorso partecipativo che abbiamo illustrato sempre in questa sede, che certamente non intendiamo dilatare senza fine, ma nemmeno comprimere al punto da screditarlo e renderlo ininfluente”.
Muzzarelli ha evidenziato come i lavori del Piano siano “diretti con attenzione e capacità dall’ingegner Maria Sergio e l’attività fin qui svolta conferma la validità della scelta compiuta dall’amministrazione comunale di portare alla guida del settore una dirigente non solo professionalmente preparata, ma che ha già svolto una positiva esperienza di pianificazione urbanistica e che proprio per questo aiuta tutta la struttura dell’ente ad allargare gli orizzonti e a misurarsi con le migliori pratiche sperimentate in altri contesti”
Dopo aver ripercorso la carriera professionale dei due dirigenti che hanno lasciato il Comune (l’ingegner Stefano Savoia per andare a ricoprire un incarico all’Università di Modena e Reggio Emilia, l’ingegner Marcello Capucci per un incarico dirigenziale in Regione), il sindaco ha ricordato come abbiano “sempre collaborato con professionalità e correttezza all’attività del settore e raggiunto gli obiettivi che erano stati loro assegnati; dimissioni e nuove collocazioni sono dovute a scelte personali e di carriera: a loro va il ringraziamento per il lavoro svolto per la città di Modena e l’augurio di successo nello svolgimento dei nuovi incarichi”.
Al posto dell’ingegner Savoia è già operativo dal 1 marzo l’architetto Corrado Gianferrari, selezionato attingendo alla rosa di candidati idonei formulata dalla commissione nel 2014, mentre, tenendo conto della riorganizzazione del Settore Pianificazione territoriale e rigenerazione urbana intervenuta dal mese di aprile, è in corso la procedura per la sostituzione dell’ingegner Capucci con un incarico dirigenziale a tempo determinato dopo una selezione pubblica.
L’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli ha aggiunto alcune considerazioni sulle difficoltà per i Comuni a operare in una situazione dove aumentano le competenze e si riducono gli organici, con ulteriori vincoli sulle assunzioni e sugli incarichi, e rispetto alla riorganizzazione del settore ha precisato che è stata prevista “una figura di dirigente per la gestione dei progetti complessi” e si sta organizzando “un ufficio di Piano come lo delinea la nuova legge urbanistica, un ufficio che deve accompagnare i progetti di rilevante interesse”, con particolare attenzione per la rigenerazione urbana. Sono poi state previste nel settore due nuove posizioni organizzative per la gestione del Piano vigente e per la formazione del nuovo Piano.
“Con la riorganizzazione – ha sottolineato Vandelli – la scelta personale dell’ingegner Capucci, legittima e comprensibile, è stata colta come un'occasione per ripensare e dare nuovo impulso al settore e pensiamo di aver potenziato il servizio urbanistica; nel contempo, per le nuove funzioni cui è stato chiamato, Capucci continuerà a seguire Modena su due assi fondamentali come le politiche abitative e la rigenerazione urbana”.
In sede di replica, il consigliere Morandi si è detto “per nulla soddisfatto” della risposta: “Il sindaco afferma che non è successo nulla – ha detto – ma non è così e comunque possono derivare problemi dall’uscita di due dirigenti che gestivano la parte operativa del Psc”. Il consigliere ha aggiunto che “si afferma che il percorso del Psc prosegue senza ritardi, ma siamo ancora lontani dalla sua definizione, a fronte di dichiarazioni del passato in cui si diceva che in un paio di anni sarebbe stato pronto”.
Anche per il consigliere Bussetti “è impossibile che non si senta l’uscita di un dirigente, mi fa piacere però che si sia colta l’occasione per una parziale revisione strategica del settore, che ci riserviamo di valutare nel tempo. Sono meno soddisfatto – ha proseguito – del fatto che nel momento in cui due persone in posizioni importanti se ne vanno, dirigente e assessora sembrano non chiedersi se qualcosa non funziona bene. Capisco infatti che le scelte siano legittime ma a livello organizzativo è una cosa un po’ insolita”.
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