Linguaggi diversi capaci di coinvolgere pubblici diversi. Modalità tradizionali intrecciate ad altre che utilizzano le tecnologie più innovative. Urban game, realtà aumentata, street art 3D, rievocazioni storiche, degustazioni, QR code, itinerari, ricostruzioni virtuali, laboratori per bambini, mostre, cinema e teatro. Così a Modena, Reggio Emilia e Parma si viaggia nel tempo per riscoprire la romanità delle tre città a 2.200 anni da che il console Marco Emilio Lepido le “fondò” sulla via Emilia.
MODENA. Il programma ha preso le mosse dal 31 marzo al 2 aprile nella città della Ghirlandina, dove “Play”, il più grande evento dedicato al gioco in Italia, nel 2017 ha avuto come tema Mutina e il mondo romano. Si sono svolti giochi, conferenze e un urban game che fra storia, gioco e azione scenica ha fatto rivivere un episodio che decise il futuro di Roma: la Guerra di Mutina, del 43 a.C. Ne uscì vincitore Caio Giulio Cesare Ottaviano, futuro primo imperatore di Roma con il titolo di Augusto.
Sempre a Modena, dal 12 al 14 maggio nel centro storico, si potrà assistere a “Varchi nel tempo. Tra archeologia e street art 3D”. Mutina è una città sepolta dalle alluvioni che a partire dal III secolo d.C. ricoprirono e custodirono nel tempo case, edifici pubblici e strade che successivamente l’archeologia ha riconosciuto fino a ricomporre un quadro dell’impianto urbano. In attesa della mostra “Mutina Splendidissima”, i luoghi della città sepolta che si aprivano lungo la Via Aemilia si svelano attraverso illusionistici sprofondamenti nel sottosuolo realizzati da street artisti internazionali che per la prima volta coniugano all’archeologia urbana la loro maestria nel realizzare vere e proprie voragini 3D. Gli stessi luoghi saranno visitabili attraverso elaborate ricostruzioni virtuali on line realizzate da Altair 4 Multimedia.
Nello stesso fine settimana (13 – 14 Maggio) a Palazzo dei Musei si svolge "Lambrusco mio. Dall’uva perusinia al Lambrusco”. “Mutina va fiera dell’uva perusinia, d’acino nero, il cui vino sbianca nel giro di 4 anni”, scrive Plinio nel I secolo d.C. Dall’antenato del Lambrusco a oggi, un percorso sulle tracce di una secolare tradizione di eccellenza fra degustazioni dalle migliori cantine emiliane, incontri con esperti e visite alle raccolte del Palazzo dei Musei. In collaborazione con Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi
Poi, dal 7 al 10 settembre nel verde del grande parco Ferrari ritornano le ricostruzioni storiche di “Mutina Boica” intitolate nel 2017 “La fondazione. 183 a. C.” Il grande evento di rievocazione storica, giunto alla nona edizione, è dedicato alla fondazione di Mutina, avvenuta poco dopo la costruzione della Via Aemilia, e si svolge alternando campi storici, laboratori e spettacoli con centinaia di rievocatori dall’Italia e dall’estero. Un modo nuovo e coinvolgente di raccontare e rivivere vicende e personaggi di un antico passato. A cura di Crono Eventi in collaborazione con Musei Civici di Modena e Soprintendenza Archeologia di Bologna
E una ulteriore modalità espressiva racconterà la romanità di Modena dal 15 al 17 settembre con un intervento artistico “site specific” in concomitanza con il Festival Filosofia 2017 sul tema delle “arti”. Su una parete dello storico edificio ex caserma Santa Chiara sarà realizzata un’immagine dedicata a Mutina. L’autore, Eron, è un artista italiano pioniere del writing in Italia, tra i più dotati e virtuosi interpreti della scena internazionale dell’arte urbana. A cura di Musei Civici e Fondazione de Mitri.
Il 3 giugno al teatro Storchi “La città sepolta”, scene corali, monologhi e danze con protagonisti gli studenti del Liceo classico Muratori - San Carlo guidati dal regista Tony Contartese (collaborazione Musei Civici e associazione culturale Sted).,
Le narrazioni di Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione (28 ottobre) dal titolo “Ars tua, Ars mea: fabrica nostra” coniugano antiche e moderne abilità imprenditoriali da Mutina al Mef Museo Enzo Ferrari in occasione della ricollocazione della stele dei Lolli, portata in luce alcuni anni fa davanti alla casa natale di Enzo Ferrari.
REGGIO EMILIA. Nella città che il console fece Forum, dall’8 aprile il Palazzo dei Musei con la “Sala Regium Lepidi 3D” dà vita a un museo virtuale permanente all’insegna della Cyber Archeologia. Oggi come allora, immersi nell’architettura dell’antica Regium Lepidi, quando i romani ne percorrevano le strade in toga e calzari, si potrà vivere un’esperienza unica, che consente una full immersion nella città antica grazie a sofisticate apparecchiature all’avanguardia come i caschi immersivi Oculus Rift, le postazioni olografiche di Z-space, le proiezioni 3D di Dreamoc, i QR code in realtà aumentata e la visualizzazione stereo-immersiva del paesaggio archeologico. Il progetto, destinato a porre Reggio Emilia sempre più in prima linea per capacità di innovazione, è basato su uno studio approfondito del patrimonio archeologico di età romana presente a Reggio Emilia ed elaborato e gestito da Maurizio Forte della Duke University, nonché noto studioso nel campo della cosiddetta virtual archeology, e promosso da Lions Club Reggio Emilia Host “Città del Tricolore” con i Musei Civici. Lo scopo finale della narrazione digitale è aprire diverse prospettive nell’immaginazione virtuale della città, producendo nuove interpretazioni sul tessuto urbano.
Nei quattro giovedì sera di luglio (6, 13, 20 e 27) alle ore 21 si svolge “Cinema tra le Rovine 20 anni dopo”. Nel ventennale della rassegna serale estiva ambientata tradizionalmente nel Giardino archeologico del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, dove fanno da suggestiva cornice i monumenti funerari di età imperiale romana, si propongono quattro serate con un programma di proiezioni di film muti di ambientazione antico-romana, con accompagnamento musicale dal vivo del maestro Marco Dalpane. Il genere storico archeologico verrà illustrato di volta in volta da celebri critici cinematografici. Nella serata conclusiva verrà proposto il capolavoro di Stanley Kubrik “Spartacus”, con il commento di un archeologo. La rassegna è a cura di Musei Civici di Reggio Emilia e Ufficio cinema del Comune di Reggio Emilia. Ingresso è libero e senza obbligo di prenotazione.
PARMA. Le vestigia di un passato antico che tornano vive grazie a linguaggi contemporanei. Per le celebrazioni dei 2200 anni della fondazione di Parma, nelle iniziative studiate dal Comune di Parma c’è una grande attenzione all’aspetto divulgativo della storia e della memoria della città, coinvolgendo soprattutto la creatività giovanile.
In questa prospettiva, la mostra “Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana”, curata dal Gruppo Archeologico VEA (Galleria S. Ludovico, 2 giugno – 16 luglio 2017) propone un’esperienza in cui ricostruzioni multimediali di oggetti, ambienti e stimoli sensoriali, assieme a reperti archeologici, permettono di esplorare le tracce della romanizzazione del territorio. Mediante analogie tra oggetti antichi e moderni si potranno riconoscere saperi tecnici di una cultura lontana arrivati fino a oggi.
Il percorso espositivo, arricchito dalla ricostruzione in 3D della forma urbis romana di Parma, a cura dell’Associazione culturale 3D Lab, continua con l’itinerario “Parma Sotterranea” dove si potranno visitare i luoghi più significativi della città antica e si completa, dall’autunno, con un’applicazione per smartphone che, utilizzando la realtà aumentata, ricostruirà le architetture più importanti.
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